Stagioni dell'anima I - Inverno, fine stagione
Ben ritrovate e ritrovati,
carissimi per questo finale
appuntamento con la
condivisione dei ritratti che
ho fatto alla model d’agenzia
Maria Cristina Bona alla
Bottega Immagine di Milano.
Questo ultima parte
di modelshoot la avrei
condivisa la scorsa
settimana, ma l’ultima
settimana di lavoro
full time al magazzino
della Estee Lauder non
mi ha aiutato a ultimare
lo sviluppo degli scatti
che ora potete qui
vedere.
Per quanto riguarda
invece il tema del set
concettuale e
narrativo: siamo alla
fine di una lunga
stagione di
tribolazione emotiva.
Trattandosi, però, di
uno stato d’animo e
non di un romanzo,
non c’è un vero e
proprio finale di cui
raccontare.
C’è solo uno sfumare via
dei pensieri e del loro focus
su un dato tema: la fine
ingloriosa di una relazione
che aveva promesso ben
altro, oltre al passaggio a
un diverso clima, con le
sue giornate di diversa
temperatura di base, con
il suo alternarsi vivace di
giorni di pioggia e giorni
di sole ancora troppo
debole.
Perciò bye bye inverno,
ben ritrovata primavera,
da quanto tempo non ci
si vedeva?
Beh, la vedrete, la primavera
delle mie stagioni dell’anima,
quando avrò trovato modella
di agenzia adatta e location,
avrò fatto gli scatti e avrò un
minimo di immagini da potervi
proporre.
Per la settimana prossima, ora
che sono di nuovo disoccupato
e ho più tempo per la mia
attività fotografica, torneranno
le esercitazioni a pellicola
con modelle indipendenti.
A partire dal, confido gradito,
ritorno della splendida model
Naomi Momsen.
A presto quindi!
Per Aspera ad Astra!
Stagioni dell'anima I - Inverno, parte IV
Ben ritrovate e ritrovati,
eccovi, dopo lunga attesa,
la quarta parte del mio
progetto di concept
fashion photography
realizzato a Bottega
Immagine con la
modella Maria Cristina
Bona
Dicevamo, nel precedente
epidosio, il rovello nato
da certe separazioni
lasciate senza spiegazioni
dura, troppo a lungo dura,
ma prima o poi arriva a una
sua naturale conclusione.
Alla fine, lasciati a se stessi,
una risposta ce la si da e con
quella ci si deve pur vivere.
Pazienza, ma anche basta con
questa tortura.
Solo.
Mentre ci si rende conto
che una fase, una
stagione dell’anima
comincia a sfumare via,
resta comunque da
decidere come ci si pone
rispetto a un importante
pezzo della propria vita
passata, con tutte le
energie, tempo, attenzioni
capacità di dedicarso che
si sono spese: Il meglio di
noi, dato a chi a un certo
punto non sapeva più cosa
farsene.
‘Mi sono sbagliato’ una
frase di tre parole così
pesante da maturare e
da dire.. Un bello sbaglio
durato troppo a lungo,
Non siamo soli, certo.
quando ci rendiamo conto
che abbiamo dato troppo
valore a chi non ne dava a
noi. Queste cose succedono,
fanno parte della vita, Non
avevamo forse fame di vita?
e nella vita capita che le
persone con cui stabiliamo
relazioni ci affibbiamo dei
ruoli, come costumi da
teatro. E qualche volta
tocca ricordare agli altri
che, no, non siamo quello
che loro pensano di noi.
Chi vi scrive può sicuramente
far vivere una relazione a
una donna come se fosse in
una eterna vacanza. Ma non
sono solo quello, nessuno
di noi lo è.
Se veramente di amore si
parla, allora si vive il facile
e il difficile, il premio e la pena,
la scoperta e la noia, almeno se
si vuole essere dei costruttori
di qualcosa di più grande e non
solo dei turisti delle vite
altrui.
Si può rimanere amici dopo
la fine di una relazione?
Dipende, per la mia
personale esperienza,
la risposta è proprio no.
Non che abbia (più) nulla
contro lei che fu una
compagna di cammino per
11 anni. Semplicemente non
ho più tempo per simili
storie.
A certe donne piacciono i
romanzi con dentro
relazioni tormentate,
lascia e piglia, tossiche.
Io no, io amavo leggere
storie epiche, eroiche,
magari fantastiche, ma
sempre dove era presente
un arco narrativo del
personaggio che lo
portava alla propria
crescita.
Ora basta inverno, è tempo
di muoversi oltre, fra
strade lontane dal mare,
tutte curve, sassi e inciampi,
ma sicuramente più sane di
certe paludi.
E’ tempo di provvedere al
mio futuro.
E per questo, vi dico, che
ci vedremo alla prossima
occasione, con ancora un
ultimo tratto di questo
progetto foto-narrativo.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Chiudendo il cerchio, parte IIIb
Bentornate e bentornati
a questo ulteriore appuntamento con la
condivisione di alcune immagini tratte
dal set ambientato nell’appartamento
della model Giorgia F. Rossi e con la
partecipazione dell’ottima model
Mia Carvene.
Rimanendo sempre con questo outfit di
lingerie e con lo sfondo nero, sempre
sfruttando il raggio di Luce Naturale che
filtrava dalle finestre sul tetto, in questo
prosieguo di modelshoot mi sono
concentrato sempre più nel ritratto stretto.
Sempre più stretto, a mano a mano.
Quel raggio di Luce solare era troppo
interessante per non volermici
tuffare dentro.
‘Ma che fai? Mi fotografi il volto?"‘ mi
chiede sorpresa Mia, e la risposta è
‘Certo, perché? me lo chiedi?’ visto
che a mia volta il sorpreso ero io.
‘No, è solo che non ho incontrato
tanti fotografi che si interessassero
tanto al mio viso.”
Da sotto la macchina puntata verso la
modella le rispondo sorridendo:
‘Dilettanti!’
Più in generale posso qui approfondire:
l’obiettivo, il graal che si cerca qui, è
il sentimento, l’emozione. Nel mondo
del Fashion si parla infatti di Look &
Feel.
Sono abituatissimo a lasciare,
democraticamente, tutti ad andare
per la loro strada. Sia quando guido
e qualcuno mi supera di tutta fretta,
sia quando in un settore creativo
qualcuno si affanna a proclamare
e ad agire secondo principi che
non condivido.
Ma questa è la mia strada. Quella
che mi porterà, nel 2022, a produrre
un primo Portfolio da Ritrattista e a
sottoporlo al giudizio di professionisti
del settore.
Per chi dovesse sentirsi mancare
qualcosa, con questi ritratti così stretti,
non temete! Dalla prossima settimana
ci cimenteremo - dopo tanto tanto
tempo - nel Nudo artistico, avrete di
che rifarvi gli occhi!
Sino ad allora, statemi bene e al
sicuro!
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Chiudendo il cerchio, parte II
Ben trovate e trovati,
eccoci oggi alla condivisione della seconda
parte del modelshoot realizzato a Milano con
la model Mia Carvene nell’appartamento
messo a disposizione da Giorgia Rossi.
Ci troviamo quindi ora con le
medesime condizioni di scatto
che avete potuto vedere nei tre
modelshoot precedenti: Luce
Naturale in interni, con il mio
prezioso 50mm f 1.4 star di
Pentax a riprendere a mano
libera.
Si comincia quindi a rompere
il ghiaccio che, inevitabilmente,
all’inizio di un set con una nuova
modella si viene a creare.
C’è molto ancora da mostrare, da
esprimere. Questo lavoro porterà
entrambi lontano, ma non si
possono fare passi affrettati. Tutte
le cose migliori, dopotutto,
richiedono il loro tempo per
maturare.
Per quel che mi riguarda ogni
fase di questo progetto conta,
bellezza, fascino, attrattiva della
immagine grazie alla “magia”
che la Luce dona al soggetto,
ci sono sempre.
Spero potrete ricordarvene anche
quando, la prossima settimana, le
immagini che mostrerò saranno più
spettacolari.
Ogni momento ha il suo Mood e
Feel, spero che anche questo vi
convinca, almeno una frazione di
quanto convince me.
Alla prossima settimana, quindi!
Per Aspera ad Astra!
Sperimentando a colori con Giulia, parte II
Bentornate e bentornati all’appuntamento
di oggi con la condivisione di una nuova parte di
un mio modelshoot. Oggi tratteremo la seconda
parte del lavoro svolto a Milano con la modella
Giulia Gentile
Passando da vestaglietta a una camicetta,
e sempre davanti allo sfondo nero abbiamo
cominciato a lavorare in questa seconda fase
del modelshoot. Un modelshoot per celebrare
la buona notizia che lei recentemente ha
ricevuto.
Difatti per qualche tempo Giulia ha temuto,
per la sua salute, ma di recente l’ultimo
esame fatto risultò in un rassicurante
risultato. Seguendola da tempo, ho voluto
quindi organizzare questo modelshoot
per celebrare il pericolo sventato e la sua
ancora intatta avvenenza.
So perfettamente quale travaglio psicologico
investe una donna affetta in giovane età da
un tumore al seno, avendo avuto una
relazione decennale con una sopravvissuta
a quel maledetto carcinoma. Fu parte della
causa per cui iniziò e finì la nostra relazione,
una spezzata e a metà, così come infranta
era l’immagine di sé stessa che aveva lei.
Sono contento che Giulia, invece, possa
preservare interamente la propria immagine,
e lo sono per chiunque lei vorrà avere
accanto come compagno. Un’occasione in
meno per non fingere sentimenti che invece
erano legati ad altro: al ricordo di una vita
passata quando era giovane e attraente.
Possa lei ancora a lungo ammaliarci, fare la
modella, vivere ammirazione e desiderio,
trovare Amore e Passione al contempo, e
splendere di luce propria, che questo
mondo abbrutito necessita sempre di più
che certe Luci continuino a illuminarlo.
Questo è tema forte nella mia Ricerca di
Stile, ma nel presente progetto il su citato
tema di fondo con la splendida Giulia
Gentile, ha trovato particolare focus e forma.
Ancora una puntata di questo modelshoot la
potrete ammirate qui, lunedì prossimo.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Scatti sperimentali con sfondo nero e Luce Naturale, parte I
Ben trovate e trovati,
cari lettori di questo blog. Oggi vi comincio a presentare
la prima parte di un primo modelshoot in cui ho sperimentato
a realizzare un modelshoot in appartamento, con uno sfondo
da studio nero e usando unicamente la Luce Naturale che
filtrava, indiretta, dalle finestre.
La modella che con me ha cooperato nel presente lavoro è
Chiara Lesopo, di cui non posso che dirmi soddisfatto per la
sua professionalità e bravura nel posare.
Utilizzando qui la mia K 1, da tempo nota quale macchina
fotografica particolarmente adatta per l’Astrofotografia, e
il mio prezioso 50mm f 1.4 *, contavo di poter riuscire a
produrre scatti il più possibile professionali, senza dover
ricorrere a luci artificiali.
Ho già scattato in studio, con strobi su sfondo nero (e non solo).
Ho fatto foto a colori e in Bianco e Nero. So che posso trovare
divertente giocare con diversi schemi di Luce, l’ho fatto e lo farei
di nuovo, traendo ispirazione da grandi Fotografi internazionali,
presenti e passati.
Qui però cerco qualcosa di personale, un linguaggio visivo mio.
Mi interessa la Natura della Bellezza Femminile. La
naturale bellezza di una donna, foggiata con il
minimo sindacale di trucco e Naturale anche la
Luce, in qualsiasi quantità e qualità essa sia
presente al momento dello scatto. Esterno, in
interno. Abbondante, esagerata, scarsa, non
importa.
Abbiamo oramai, ritengo, i mezzi tecnici per dare forma
visiva a quanto vediamo con i nostri occhi, che siano
quelli del presente o quelli del ricordo.
Non ricordiamo il nostro primo bacio con una illuminazione
correttiva che appiattisca le ombre. Non sempre abbiamo
vissuto momenti emozionanti con le persone che abbiamo
incontrato nella nostra vita, perfettamente illuminate mentre
lo sfondo era più scuro.
La Vita non si esibisce in situazioni controllate di illuminazione.
Questo comporta, però, dover esplorare anche un
workflow di post produzione adatto al cimento, con le
mie ancora non completamente sviluppate capacità di
elaborazione dei RAW in Adobe Photoshop.
Queste immagini, infatti, che state vedendo ora sono state
sviluppate più volte, cercando il giusto equilibrio e di evitare
di modificare troppo l’immagine originale.
Questo è quanto, per ora, ma da lunedì prossimo potrete
vedere un altro pezzo dell’attuale sperimentazione fotografica.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Godendosi la ritrovata libertà, Highlights
Benvenute e Benvenuti!
In questo post condividerò la selezione di sette scatti tratti dal
Fashion modelshoot realizzato al CityLife di Milano con la model
Jessica Bianco.
Diversi scatti, fra quelli realizzati quel soleggiato giorno
di giugno, mi sono piaciuti. Confermo che è stata una
esperienza ispirata e rivitalizzante. La selezione però
deve essere rigorosa.
Ciò significa che in nessuno degli scatti selezionati deve esserci
alcun problema e difetto. Nessun capello fuori posto o altro
problematica relativo ai capelli, nessun problema dovuto a una
post produzione non abbastanza riuscita.
Ciò, anche, perché da questi scatti potrei trarne un paio
che possono entrare nel mio Portfolio, e il Portfolio non
vive solo nella sua forma digitale, ma soprattutto in quella
stampata e le stampe, si sa, non perdonano, anzi, esaltano
ogni eventuale difettuccio.
Ciò non vuole affatto dire che un buono scatto di Moda
(oppure di altro tipo legato al Ritratto) debba essere
tecnicamente perfetto, per forza. Il discrimine non sta
nella tecnicità ma nella capacità di raccontare una storia
e/o di suscitare un’emozione. Non devono però esserci
elementi che possano distrarre dalla visione
dell’immagine.
Ringrazio con fervore l’incantevole Jessica per la sua
interpretazione in questo mio piccolo ritorno allo Street
Fashion, le auguro ogni bene!
Quanto a noi,
ci rivedremo la prossima settimana, quando comincerò a
mostrarvi le prime immagini di un nuovo modelshoot con
una nuova modella. Sarà per me una sperimentazione
importantissima, che mi sta molto a cuore per gli sviluppi a
breve/medio periodo per .la mia Fotografia e non vedo
l’ora di condividerne i risultati con voi!
A presto quindi!!
Per Apera ad Astra!
Lockdown dreaming, part 1
Benvenute e Benvenuti a,
quello che - finalmente - è il primo post su un nuovo modelshoot realizzato
in un Air B&B in quel di Milano Affori, con la model Sofia Pedrazzoli.
Anche durante i lunghi mesi di zona rossa e in cui ho dovuto attendere di
poter completare il mio nuovo computer sono stato in contatto con alcune
modelle, meditando e preparando idee per futuri modelshoot. Purtroppo
alcuni di questi progetti non vedranno la luce, stare lontano dai set un
qualche costo doveva pur portarlo.
Fortunatamente qualcuna fra le modelle con cui sono in contatto ha
continuato ad attendere e a rispondermi, cosa di cui sono profondamente
grato. Così, una delle mie varie idee nate durante il lungo iato di inattività ha
potuto venire tradotto in un moodboard che Sofia. qui immortalata. ha
apprezzato ed è stata contenta di contribuire a realizzare.
Non senza un certo aumento dello stress in vista del nuovo cimento, si è
arrivati quindi alla settimana dello shooting, per la quale ho dovuto prendere
anche un po’ di attrezzatura, che tornerà utile per modelshoot successivi.
Peccato che, giunto il giorno del modelshoot, mi vado a dimenticare un prop
che era importante per la prima parte di questo lavoro. Ne è conseguito una
prima mezz’ora, in location, a pensare come improvvisare per risolvere la
mancanza.
Per fortuna la solidità del moodboard e la mia (un po’ arrugginita)
capacità di improvvisare, ci hanno permesso di volare nell’ora
successiva, di scena in scena, provando e sperimentando come da mia
tradizione, ma portando a casa diversi scatti capaci - nella mia speranza,
almeno - di raccontare una storia in immagini.
Un tentativo, quello di imparare a raccontare storie con una serie di
immagini che vale la pena di fare, sbagliando anche, ma è dagli errori che
si impara. Non certo sarà questa l’unica innovazione per la mia nuova
stagione di shooting e questo mi da un senso di moderato ottimismo per la
stagione che qui cominciamo a manifestare al vasto mondo.
Sperando che già con questi primi scatti si sia riuscito a catturare la
vostra pregiata attenzione, da parte mia non vedo l’ora di tornare a
sviluppare il restante della selezione di scatti che vi presenterò la
settimana prossima.
Alla prossima, perciò,
che questa settimana possa vedervi in salute e pieni di idee creative da
realizzare!
Per Aspera ad Astra!
Shooting highlights, qualche parola finale sullo shooting con Jessica Bianco
Benvenute e benvenuti a questa nuova rubrica del mio photoblog.
Le shooting highlits saranno, da oggi in poi, pubblicate la domenica seguente alla condivisione dell’ultima parte di ogni modelshoot. Ciò perché, come avrà sicuramente notato chi mi segue da tempo, mi ci vogliono diverse settimane per completare sviluppo e condivisione delle fotografie che ho portato a casa da un set. Finisco anche per condividere molte foto, ma quale sarebbe la selezione di queste, nel caso dovessi proporle per un editorial?
Oltretutto, questo che ho appena concluso, è il primo shooting in cui utilizzavo (per ritratti, almeno) la mia nuova Pentax K 1, la Full Frame di Pentax: come m sono trovato a usarla, e gli obiettivi che ho utilizzato?
La selezione degli scatti
Eccovi quindi la mia selezione da questo ultimo set di Ritratto in Luce Naturale con l’ottima Jessica Bianco, fra.piazza Gae Aulenti e la BAM - Biblioteca degli alberi di Milano. So che questa selezione presenta alcune criticità.
La prima è che in teoria, non dovrebbe esserci tanta varietà fra foto in BN e a colori, nemmeno va tanto bene che ce ne siano tre in orientamento Ritratto e altrettante in orientamento Paesaggio. Un impaginatore da rivista cartacea potrebbe ricavarne un gran mal di testa, solo per questo fatto.
Controllando, come faccio da anni, le ultime uscite di campagne ed editorial dalle varie maggiori riviste di moda, però, certe barriere con la tanta pubblicazione che si fa sul web (anche per le maggiori riviste), certi errori sono un po’ meno sentiti.
Mi riprometto, sentitamente, di migliorare nella coerenza di colore, formato e orientamento.
Per i colori sono comunque sufficientemente soddisfatto, abbastanza anche degli scatti in BN, una certa consistenza comincia a vedersi e questo è un bene.
Scattare con la K 1
La Full Frame di casa Pentax che ho iniziato a utilizzare è un oggetto importante, per peso (complessivo e specifico), e dimensioni. Senza batteria e schede di memoria va sui nove etti, circa. In combinazione con un obiettivo pesante come l’FA 100mm f 2.8 macro che ho utilizzato (6 etti di suo), porta il peso da brandire oltre il chilogrammo e mezzo. Sicuramente la combinazione più pesante che abbia mai dovuto gestire, ma sapete una cosa? Non mi ha pesato, tanto che ancora non ho una strap per aiutarmi a maneggiare la macchina, nè da collo, nè da polso.
Esiste, infatti, una differenza fra oggetto pesante ma bilanciato e attrezzatura sbilanciata - sebbene teoricamente più leggera in partenza.
La moda attuale, vedete, spinge verso la compattezza, anche a scapito di cose come durata della batteria, build quality, presenza di mirini, eccetera. Un giorno, forse, i venti del marketing cambieranno, nel frattempo chi è interessato più a sapere come ci si sente utilizzando sul campo un attrezzo di lavoro, posso solo dire che tutto il peso lo sentivo ben bilanciato fra le mani.
Di sicuro i sei etti di obiettivo mi sarebbero pesati maggiormente se l’avessi dovuto utilizzare, puta caso: su una di quelle saponette mirrorless da neanche 500 grammi. Sarebbe stato un peso sbilanciato sul davanti, avrei dovuto costantemente fare forza sulle braccia per evitare che la macchina mi scivolasse di mano. Nah! Va tutto bene, con il peso specifico, e la notevole resistenza alle intemperie della mia cara K 1!
La cosa migliora, notevolmente, quando ho utilizzato l’altro obiettivo impiegato in questo set: il vecchio 50mm f 1.4 a focus manuale. Uno scherzo da gestire. Stabilizzato e non impossibile da focheggiare a mano - anche a tutta apertura, grazie alla stabilizzazione sul sensore del corpo macchina e i suoi ausili alla messa a fuoco.
Da questo shooting, francamente, non mi sento di dover riportare niente. Vedremo nei prossimi quali sensazioni utilizzando la mia k1.
L’uso del 100mm f 2.8 Macro
Il vecchio FA 100mm f 2.8 macro, ha messo a fuoco accuratamente, con la velocità che mi aspettavo e senza darmi problemi di sorta. Il dettaglio e micro contrasto che ha dato alle immagini che ho catturato con lui sono abbondanti e avvincenti, da vera ottica Macro degna di questo nome. Certo, nel ritratto stretto questo costringe a un lavoro maggiore in fase di post produzione, ma qui possiamo sicuramente citare il detto latino: melius abundare quam deficere.
Tutto bene, quindi.
Conclusioni
Il modelshoot con Jessica Bianco è stato sia il primo che ho realizzato con la mia nuova Full Frame,
Fu anche il primo shooting che ho prodotto dal lock down e dalla asportazione della mia cistifellea, con ulteriore mese di riposo forzato in casa,
Che dire? Coloro i quali sono costretti per motivi di salute, o meno - come il sottoscritto - a privarsi di cibi saporiti e che dopo tanti mesi li assaggiano di nuovo, ecco, quello è il sapore che mi ha dato questo lavoro: un pieno, pastoso, squisito piacere di scattare con una brava modella, che ha scattato come una soldatessa sotto il sole di fine luglio, senza lamentarsi - nemmeno di avere il sole negli occhi!
Cosa ve ne pare di questo nuova rubrica del mio blog? Vi piace?
Spero tanto di sì!
Domani comincio la condivisione di un altro progetto,
altra modella, altro contesto, altro uso della luce. Rispetto a questo, ancora più vario per l’uso di tanti obiettivi diversi (mi ero portato un po’ tutto il corredo in quella occasione). Un concept di shooting non nuovissimo, ma essendo il terzo che ho realizzato dentro un appartamento, insomma, aveva ancora quell’aria di novità che al tempo mi intrigava/intimoriva.
Come tutte quelle volte in cui esci dalla tua comfort zone e vai, senza reti, incontro a un’occasione che non puoi perdere.
Sarà divertente, ve lo prometto!
A domani allora e
Ad Majora!
Jessica, last shots from this modelshoot
Bentornate e Bentornate!
Essendo lunedì, torno a condividere immagini realizzate dai miei modelshoot. Oggi chiudiamo lo shooting con Jessica Bianco realizzato fra piazza Gae Aulenti e la BAM - Biblioteca degli alberi di Milano.
Rispetto alla volta scorsa ci siamo spostati più dentro al BAM - Biblioteca degli alberi di Milano e proprio le fronde basse dei salici lì presenti ci hanno fornito lo spunto utilizzato in questi ultimi scatti.
Quindi. eccovi questo sfoggio di shoot-through, una mia vecchia passione fotografica.
Mi sembrava il modo migliore per chiudere questo shooting e salutare per un’ultima volta la brava Jessica e sperare di poterla ammirare in un altro progetto, in un futuro ancora non definito.
Noi, invece, ci rivedremo lunedì prossimo, quando potrò introdurvi alla conoscenza di una nuova modella, da poco arrivata nel consesso milanese.
Curiose/i?
Non avrete che da tornare a visitare queste pagine lunedì prossimo!
A presto quindi!
Per Aspera ad Astra!
Shooting con Jessica, intermezzo riflessivo
Ben tornate e tornati in queste pagine nel giorno dedicato alla condivisione dei miei scatti realizzati nello shooting di fine luglio, realizzato in zona piazza Gae Aulenti a Milano con la model Jessica Bianco.
I tre scatti che oggi condivido con voi sono stati realizzati tutti col mio nuovo 100mm f 2.8 Macro di seconda mano, a distanza alquanto ravvicinata. Un test - in sostanza - per vedere se mi piace e quanto mi piace lavorare con file ricchi di dettagli, per lo più in eccesso. In fase di editing, il lavoro da fare sulla pelle e sui capelli è maggiore di quanto non sarebbe stato se avessi usato altro obiettivo, anche della stessa lunghezza focale.
Qui stanno le scelte (serie) di un fotografo: quanta preponderanza ha per te il risultato finale, la qualità d’immagine sulla velocità di esecuzione? Naturalmente non c’è alcun maggior valore in chi si sobbarca anche ore, se non giornate, a sviluppare immagini a computer, rispetto a chi preferisce spendere più tempo a scattare che a sviluppare immagini. Si tratta di stili, preferenze, personali.
Personalmente, guardando la resa di quegli occhi, non ho dubbi. Mi piace molto questo 100mm f 2.8 Macro e credo che lo userò ancora a lungo!
Questo è quanto per ora, ma aspettatevi altri scatti di Jessica dalla prossima settimana
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Scatti con Jessica, parte 3, finale
Bentornati in questo lunedì di condivisione degli scatti,
torniamo quindi in compagnia dell’ottima Jessica Bianco, al Parco della Villa Reale di Monza, in un giorno di fine agosto caldo e luminoso.
Dopo la parentesi nel pieno del parco, condivisa la scorsa settimana, andammo vicino alla struttura della Villa Reale, per sfruttarne gli elementi architettonici come sfondo.
E lì abbiamo lavorato la scena per un certo tempo, così come sopra, e negli scatti successivi.
E ancora una volta qui:
Il sole era oramai basso all’orizzonte, dopo che abbiamo finito di sperimentare sulle scale. Minacciava pure di piovere, quindi ci siamo precipitati verso il grande prato a fianco della Villa Reale per sfruttare le ultime gocce di luce, prima che cominciasse a piovere seriamente.
Devo dire, che abbiamo fatto appena in tempo. Eseguite le prime prove, di luce e inquadratura, le prime grosse gocce hanno cominciato a cadere, c’è stato giusto il tempo di provare un ultimo scatto.
Siamo poi scappati al bar della Villa per ripararci dalla pioggia e salutarci. Fu una bella esperienza che mi ha fruttato degli scatti da Portfolio, ne sono certo. Quando sarò di nuovo in grado di fotografare, sicuramente una nuova idea di shooting con Jessica la vorrei mettere in pratica.
Questo è quanto, per oggi. Vi rinvio a fra due lunedì per far la conoscenza con una nuova modella e un nuovo shooting.
Alla prossima, quindi, e
Ad Majora!
Scatti con Jessica, parte 2
Mentre attendo altre novità e prospettive sulla mia situazione di salute, ho sviluppato diversi scatti dallo shooting di fine agosto con la brava Jessica Bianco.
Eccoveli quindi, come promesso.
Questa inquadratura presente nel Parco di Monza l’avevo già sfruttato in passato, ma si trattava di uno scatto eseguito durante un modelsharing e allora non c’era stato modo di lavorare l’idea a lungo, cosa che ora invece mi sono permesso di fare.
Naturalmente non avevo finito ancora con le sperimentazioni. Eccovi infatti un ritratto stretto realizzato in free-lensing con lo Jupiter 9 - 85mm f/2, un obiettivo russo d’epoca sovietica famoso per il suo bokeh.
Oltre a verificare per l’ennesima volta che l’Autofocus non è necessario e che si possono avere foto nitide non solo scattando con il Focus Manuale, ma anche con l’obiettivo staccato dal corpo macchina, ho voluto vedere la differenza di resa con la mia principale ottica da ritrattista: il Pentax HD 70mm f 2.4 Limited.
Ciò sia col ritratto stretto che a tutta figura.
Ho poi finito questa seconda parte di shooting realizzando un po’ di scatti di prova a diaframma più chiuso. Non lo prescrive mica il medico che la ritrattistica si realizza solo a diaframma tutto aperto, no?
E con questo è tutto. Spero che queste immagini vi siano piaciute e vi invio alla prossima occasione (fra due lunedì) per la terza e ultima parte di questo sessione di scatti.
Alla prossima quindi,
e sempre
Ad Astra!
Shooting con Alexandra Iovita
Benvenuti in questo 2019 che passeremo insieme sempre vedendo delle Belle,
Dopo il matrimonio a cui ho lavorato (come secondo fotografo) del 29 dicembre e un funerale in famiglia del 31, giorno 3 finalmente è arrivato il momento di conoscere fotograficamente la modella e MUA Alexandra Iovita.
L’idea dello shooting era “Riflessi d’inverno”, da ricercare soprattutto per ritratti stretti, e per l’occasione ho anche acquistato i miei primi specchi, ma ovviamente abbiamo giocato anche con le vetrine, tutto ciò in un gelido pomeriggio alla Darsena dei Navigli di Milano.
Il freddo, decisamente, mordeva e ci siamo presto dovuti rifugiare in un bar della zona per prendere un salvifico caffè. Lo scatto che qui condivido proviene proprio da questa pausa. Per il resto si è sperimentato molto, come sono solito fare ma questa volta anche di più. Il primo approccio mio del ritratto specchiato è stato… un primo approccio, ecco: necessito sicuramente di approfondire la materia. Magari non all’aperto, ma in ambiente chiuso (appartamento, studio o altro).
In ogni caso, mi trovo ora a gestire lo sviluppo degli scatti effettuati in tre shooting e un matrimonio, quindi sospendo qui, per questo mese, la mia pratica da ritrattista di modo da poter portare le mie due Pentax K3 e K3ii in assistenza, per l’annuale servizio di pulizia sensore e con l’accelerazione (benvenutissima) degli impegni dello scorso dicembre ho dovuto rinviare.
Riprenderò da febbraio, con nuove idee e nuovi progetti.
Ovviamente, riprenderò a pubblicare panoramiche ogni venerdì e, non appena saranno completati gli sviluppi degli shooting, li posterò qui in risoluzione minima.
Ci andiamo leggendo presto, caro lettore,
a presto e Ad Majora!
Shooting invernale con Martina
Sono in giro da poco tempo, come fotografo ritrattista in costruzione del proprio primo portfolio, per questo motivo, forse, non riesco ad arrivare a scattare con tutte le ragazze che contatto, ed è quindi un enorme piacere quando una modella con cui ho già scattato accetta volentieri di farsi fotografare da me. Grazie di tutto cuore all’incantevole fotografa e modella Martina Mereu per l’occasione concessami.
Avevamo scattato insieme in un magico giorno di luglio, nell’occhio della tempesta, fu meraviglioso allora, ma cosa ci avrebbe riservato una mattina di dicembre?
Semplicemente tanta Luce e Incanto.
Sono quindi in piena fase di selezione immagini (408 furono il totale portato a casa in tre ore di shooting). Come la volta precedente, prevedo che sarà difficile fare una selezione da cui scegliere le migliori. Un piacere è avere simili problemi.
A presto e
Ad Majora!