Lorenza Caradonna in Kodak Gold 200, parte 3

Ciao e ben riviste e rivisti in

questo terzo e ultimo post

di condivisione dei ritratti

realizzati con la Pentax 6x7

alla modella Lorenza

Caradonna a casa sua e

con l’uso di alcuni rullini

di Kodak Gold 200, di cui la

mia macchina fotografica

d’epoca si è dimostratata

molto ghiotta.

Lorenza Caradonna in kodak gold 12; ph: Francesco Coppola

Il tema, come la volta

scorsa avevo già

scritto, è quello di

un periodo di fine

anno passato in

coppia, così come per

undici anni della mia

esistenza ho

desiderato e senza

mai averlo potuto

vivere.

Lorenza Caradonna in kodak gold 13; ph: Francesco Coppola

E adesso lei, la mia

Pentax 6x7 è lì, un

costosissimo

soprammobile che

mi guarda dalla

vetrina in cui la

ho posata.

Lorenza Caradonna in kodak gold 14; ph: Francesco Coppola

Per fortuna mi rimane il

corpo macchina

“muletto” che è la

Minolta SrT 101 che fu di

mio padre che sino a

ora non mi ha mai fatto

scherzi del genere.

Lorenza Caradonna in kodak gold 15; ph: Francesco Coppola

Così, in attesa che si

sviluppi e vada

avanti il piano di

Pentax per il ritorno

alla produzione di

macchine f

otografiche a

pellicola nuove,

potrò in futuro

continuare a

scattare a pellicola

in prossimi progetti.

Lorenza Caradonna in kodak gold 16; ph: Francesco Coppola

E dopo aver espresso questo

mio sogno mai realizzato,

(sino ad ora, almeno),

possiamo salutare, per il

momento, la nostra

splendida Lorenza, la

quale comunque

tornerà in futuri progetti.

Lorenza Caradonna in kodak gold 17; ph: Francesco Coppola

Abbiamo quasi finito, fra

l’altro, gli arretrati del

2023, e ora mancano

solo gli ultimi 3 progetti

(o esercizi, come

preferite definirli) di

dicembre, con Valeria,

Aurora e col gradito

ritorno di Jessica.

A lunedì prossimo, quindi,

per un nuovo

appuntamento con la mia

strada creativa e con

nuove bellezze che

vedrete a breve!

Statemi splendidamente e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Lorenza Caradonna in Kodak Gold 200, parte 2

Ben ritrovate e ritrovati in

questa seconda di tre

parti di modelshoot in

Medio Formato 6x7 con la

model Lorenza Caradonna,

quando la mia Pentax 6x7

costata mille euro (insieme

col suo obiettivo) mi ha

“mangiato” tre rullini su

cinque.

Lorenza Caradonna in kodak gold 7; ph: Francesco Coppola

Si era quindi nella casa

della modella, in

provincia di Verona,

costretti a utilizzare,

causa cielo velato, una

luce artificiale, nel

tentativo di dare vita a

un sogno sempre avuto

e mai realizzato.

Lorenza Caradonna in kodak gold 8; ph: Francesco Coppola

Cioè vivere i giorni

delle celebrazioni

di fine anno con il

mio amore e solo

noi due.

Lorenza Caradonna in kodak gold 9; ph: Francesco Coppola

L’uno per l’altra e

l’altra per l’uno,

ognuno il

regalo dell’altro

in reciproco

donarsi.

Lorenza Caradonna in kodak gold 10; ph: Francesco Coppola

L’ho detto in precedenza

che questo progetto

tutto smangiucchiato

dalla mia macchina

fotografica è stato

realizzato con la

Kodak Gold 200? Beh, nel

caso ve lo ricordo ora

e penso si veda nella

tonalità dominante di

queste ritratti.

Lorenza Caradonna in kodak gold 11; ph: Francesco Coppola

Ora provate a immaginare

la situazione in cui mi

sono trovato: dopo aver

fatto il viaggio dalla

provincia di Milano a

quello di Verona, dopo

aver pagato, come è

giusto che sia, la

modella, mi ritrovo

rullino dopo rullino,

(tre su cinque), a

dovermi scusare,

ritirarmi in una stanza

con le luci spente e

mettermi ad armeggiare

con il rullino per

riallotolarlo e

chiuderlo alla meno

peggio.

Immaginate di portare a

sviluppare i rullini con

il cuore pesante, e poi

quando lo studio ve li

restituisce sviluppati e

vedere come quasi metà

degli scatti portati a

casa sono come il

seguente.

Quando il rullino si inceppa nella macchina fotografica; ph: Francesco Coppola

Ora, vero è che comunque

sono riuscito a portare

diversi ritratti buoni, e

altri decenti, tanto da

poter così mettere

insieme tre puntate di

condivisione qui, ma

quale sarebbe stata la

mia selezione finale

degli scatti da

finalizzare se non avessi

avuto alcun problema e

avessi potuto consumare

non cinque, ma tutti e

sette quelli che mi ero

portato dietro?

Prima di lamentarvi che le

nuove macchine

fotografiche a pellicola

che alcuni marchi stanno

tornando a proporre

“costano troppo”, pensate a

quanto ve lo potete

permettere di avere

avventure simili alla mia

Se il tipo di fotografia

che fate ha dei costi di

produzione non

indifferenti.

Dopotutto, quando pagate

per un corpo macchina di

seconda mano, non pagate

solo per lo strumento con

cui esprimete le vostre

ferite esistenziali, ma così

vi pagate anche il tipo di

esperienza di scatto che

avrete sul set.

La mia costosa Pentax 6x7,

ora come ora, resterà un

imponente e costoso

soprammobile.

Questi i miei due cents

sull’argomento, ci si

vede lunedì’ prossimo

per l’ultima parte di

questo lavoro fatto

insieme all’ottima

Lorenza Caradonna!

Statemi Splendidamente e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Provando cose nuove

Ben venute e venuti in

questo piccolo

articolo di annunci

su cosa sto cominciando

a sperimentare, imparare

a fare, vedere verso

quale meta dirigermi.

Autoritratto di sicurezza numero n+1; ph: Francesco Coppola

Tolto di mezzo la

necessaria condivisione

del selfie di sicurezza

per tenermi pronto in

caso si ripeta la

incresciosa situazione

con cui ho perso il mio

precedente account

Instagram, vi rivelerò

che ho prodotto una

nuova video

presentazione tratta da

un precedente

modelshoot realizzato

con Naomi Momsen. In

seguito l’ho pubblicato

sul mio canale youtube.

Questo perché, del

tutto inaspettatamente,

quella presentazione è

stata vista oltre 6000

utenti da tutto il

mondo. ho deciso di fare,

quindi, un secondo

tentativo, per testare le

acque, diciamo.

fc-photography on youtube music, soon

E questo tiro di

sasso nel grande lago

della rete, non è che

solo una delle varie

vie che ho deciso

di intraprendere per

provare a veicolare

meglio la mia

attività fotografica

e la visione che ci sta

dietro.

Un’altra possibilità di

fare quanto sopra

posso provare a farla,

con minimo

investimento economico,

è quello di realizzare

dei podcast audio per

trasmettere così la

visione di un ritrattista

orientato verso l’arte e

l’originalità sul vasto

mondo del “si dice”

fotografico, magari

potrebbe interessare a

qualcuno. Forse?

Il logo di Tik Tok preso dalla rete.

Un’altra idea che

potrei tentare,

anche se al momento

la vedo piuttosto

distante, è quella

di realizzare dei

brevi video, snippets,

di dietro le scene dai

miei modelshoot, che

siano a pellicola o in

digitale, da poi

pubblicare su TikTok

e vedere l’effetto che

fa.

Naomi Momsen dal modelshoot del 25 9 2022; ph: Francesco Coppola

Domenica prossima, però,

avvierò una stagione di

nuovi progetti

sperimentali al fine di

apprendere l’arte del

nudo bodyscape,

partendo con la modella

Naomi Momsen qui già

apparsa e di prossima

(sebbene non vicina)

nuova apparizione,

da cui ricavare immagini

da usare come design

esporre su una vetrina

su Etsy di prossima

apertura.

Da questo punto di vista,

però, ho deciso di

partecipare a un programma

organizzato dall’AFOL

della zona in cui abito per

un corso di informazione

sul “mettersi in proprio e

aprire una Partita Iva”.

Questo è quanto per ora.

Ci vediamo domani per

la seconda parte del

mio progetto da Portfolio

Le stagioni dell’anima 2,

Primavera!

Per Aspera ad Astra!

I piani per il mio 2024

Ben ritrovate e ritrovati

in questo anno nuovo di

pacca.

 

Vi parlerò dei miei

piani per i progetti che

intendo iniziare,

continuare o portare,

finalmente, a

conclusione.

 

Non mancheranno

nemmeno alcuni

accenni al resto della

mia situazione

personale (nel caso

strano che non vi siano

bastati quelli che vi ho

imposto già nel

precedente articolo,

lol!)

Corso Lodi con vista, 2 gennaio 2024; ph: Francesco Coppola

Ciò che continuerà come in passato

 

Avendo chiuso l’anno

passato con ancora i

progetti di agosto da

finire è solo naturale

che la prima cosa da

continuare sarà

l’appuntamento del

lunedì in cui vedrete

dipanarsi, di settimana

in settimana i vari

modelshoot realizzati

con le modelle che ho

conosciuto nella

seconda metà del 2023.

 

Vedrete anche, cosa

iniziata l’anno scorso,

nuovi progetti volti

al completamento del

mio Portfolio.

Da questo punto di vista

se in passato mi sono

fatto bloccare da vari

imprevisti, quest’anno

voglio dare una bella

spinta a questa branca

della mia produzione

fotografica: se manca

il pezzo clou di un

progetto (outfit,

accessorio, prop, etc.)

senza il quale lo

stesso non si può fare,

pazienza, lo compro

io!

 

Se, ancora, non riesco

a trovare la modella

di agenzia col physique

du role per ciò che ho

immaginato, ebbene,

taglierò la testa al

toro e prediligerò

la modella con il

look più

corrispondente a ciò

che mi è apparso in

mente, rispetto alla

sua appartenenza a

una agenzia o meno.

 

Insomma, questo 2024

deve essere quello in

cui devo ottenere

tutto il materiale che

mi manca per

completare il mio

Portfolio da

consegnare alle

agenzie!

 

Continuerete a vedere

ritratti realizzati con

attrezzatura digitale e

ritratti fatti con la mia

Pentax 6x7.

 

Da questo ultimo punto

di vista, mi tocca portare

la 6x7 al negozio dove

l’ho acquistata, visto che

durante l’ultimo set si è

“mangiata” tre rullini su

5 e finché non me la

sistemano

(fortunatamente è in

garanzia) non posso

certo spenderci altri

soldi in rullini.

Fiore fra i fiori; ph: Francesco Coppola

Ciò che andrà cambiando

 

Per primo: le

sperimentazioni, le

partecipazione a

shootout e a set con

nuove modelle

indipendenti verranno

meno: il Portfolio ha

la precedenza. L’anno

appena conclusosi

grazie proprio al mio

sperimentare e far

parte di eventi di

ritrattistica, in gruppi

o meno, mi ha permesso

di imparare cose nuove

e ho avuto il piacere di

conoscere diverse

nuove modelle e con

alcune di esse

continuerò a

collaborare. Ma ora

devo portare a termine

il compito che ho

iniziato tanto tempo

fa.

 

Cambierà però anche

la sequenza con cui

sviluppo gli scatti.

 

In precedenza seguivo

lo stretto ordine

cronologico ora no:

se in gennaio arriverò

a realizzare uno o più

progetti per il portfolio

questi passeranno a

stretto giro alla fase di

editing e ve li mostrerò

conseguentemente

intercalando il normale

ordine cronologico

degli sviluppi.

 

Resterà uno spazio per

collaborare con modelle

di qualsiasi tipo se,

ovviamente, apprezzano

il tipo di contenuto che

voglio cominciare a

sperimentare:

bodyscapes.

 

Questo mi porta a un

altro cambiamento:

anche se metto lo

acceleratore sul

completamento del

Portfolio per

presentarlo quanto

prima a agenzie, voglio

anche sondare il

terreno in altre

possibili vie per

guadagnare dalla

mia Fotografia e ciò

in due direttrici: Etsy,

la prima con “grafiche”

tratte da bodyscapes.

 

la seconda seguirà il

primissimo, timido,

passo che ho effettuato

di recente con il video

di ringraziamento alle

modelle che hanno

posato per me nel 2023,

cioè la realizzazione di

altri video,

inizialmente solo per il

piacere di farlo,

divertendomi nel

processo.

 

Così continuerò ad

approfondire

conoscenza e pratica

dei programmi di video

post produzione.

 

In prospettiva, se

riesco a trovare una

via pratica ed

economica per

risolvere i problemi

di sfondo, luci e audio,

potrei perfino fare

una affacciata di

prova su YouTube,

sebbene non sappia

ancora

esattamente come

approcciare la cosa.

Dovessi creare il canale

di fc-photography, di

cosa parlerei

esattamente? Non lo

so con precisione,

ancora.

Trovo più facile

pensare a dei

contenuti brevi per

TikTok, tanto per dire.

 

Su YouTube, con tutte

le cose che potrei fare,

so solo quello Di cui

non voglio parlare:

attrezzatura

fotografica.

 

Anche perché, per

quanto anche io sia

un po’ nerd su questo

argomento, mi

entusiasma di più

l’ultima uscita

della Ghibellini 4x5

o il progetto

esplorativo di

Pentax per tornare a

produrre macchine

fotografiche a pellicola,

che non l’ultima uscita

di casa Sony o Canon.

 

E, certo, saranno

tentativi senza alcuna

cadenza regolare, che

non posso garantire in

alcun modo.

 

Comunque, l’idea

generale su a quale punto

volgio trovarmi a fine 2024,

è avere sì finito la

raccolta di progetti per

l’upgrade del mio Portfolio,

poi dovrei solo selezionare

i migliori scatti per poi

mandarli in stampa,

dovrei quindi essere

vicino a fare il mio “tour”

delle agenzie di moda

milanesi e non

 

Al contempo, però, vorrei

anche essermi fatto una

idea più precisa di quanto

potrei ottenere da

attività sul Tubo e su

Etsy, e altro ed eventuale

per avere così delle

alternative, visto che

l’ambiente della

Fotografia di Moda è

assai affollato e

competitivo e in più i

primi anni (almeno in

Italia), sono solo di

gavetta e io a giugno

compio cinquant’anni.

Micione in inizio 2024; ph: Francesco Coppola

 Conclusioni

 

Quindi, il 2024, a

quanto posso vedere

oggi almeno, sarà

ancora un anno di

semina, senza

prevedibili guadagni.

 

Finanziare i progetti

per finire il Portfolio e

le prese di misura di

Etsy e YouTube lo

dovrò fare tornando a

lavorare nei magazzini,

come negli anni passati.

 

Potrei anche iscrivermi

a corsi di lingua al fine

di conseguire quelle

certificazioni di lingua

inglese che attualmente

non ho e che potrebbero

giovarmi in ogni campo

lavorativo.

 

Ciò, comunque, lo farò

continuando a resistere,

come al solito, alle forti

spinte che ricevo dalla

mia famiglia a impegnarmi

a fare concorsi pubblici.

 

Vengo da una famiglia

di dipendenti pubblici,

genitori e fratello

maggiore. Tutte

persone per cui cominciare

a partecipare a concorsi

pubblici sarebbe la

panacea che risolverebbe

tutti i miei problemi.

 

Che l’impiego pubblico,

in Italia almeno, non sia

compatibile con

attività creative che

potrebbero dare

guadagni da

inquadrare in una

Partita IVA non li

sfiora il cervello.

 

Anche perché, proprio

per loro forma mentis,

quello fotografico non

è un lavoro vero, e loro

credono – fra l’altro –

che io miri al ramo

dei fotografi di

matrimonio. Perché?

Perché è l’unico tipo

di professione legata

alla Fotografia che

conoscono!

 

Quanto scritto su,

credo, vi da un quadro

abbastanza preciso di

quali siano le

motivazioni che ho a

mettere l’acceleratore

con i progetti per il

completamento del

Portfolio.

 

E anche il mio motto

di chiusura sarà più

chiaro ancora.

 

Buon anno nuovo a

tutte e tutti voi e

a presto!

 

 

 

 

Per Aspera ad Astra!

 

Salutando il 2023

Guardando indietro all’anno che sta finendo

Ben tornate e tornati in questo

articolo riassuntivo di quanto

avvenuto a me, sia dal punto di

vista fotografico, che dal

punto di vista personale.

 

perché senza il personale non

ci sarebbe la mia Fotografia,

così come è questa stessa a dar

senso e positività al monastico

 personale attuale ed è proprio

da questo ultimo argomento

che inizieremo.

Autoritratto di un fotografo in incognito fra i magazzini lombardi; ph: Francesco Coppola

Il personale, lavoro e salute


Già, questi due e solo questi

due aspetti hanno visto

accadimenti degni di 

menzione.

 

Non è stato, questo 2023, lo

anno in cui ho iniziato a

lavorare da magazziniere,

ma questa attività

– volta a finanziare la mia 

attività fotografica.

 

Da questo punto di vista ho

fatto diversi cambi di

azienda in cui ho lavorato:

Amazon, Estée Lauder e

SDA – Poste Italiane, quindi

ho potuto saggiare il

trattamento ricevuto dai

lavoratori da aziende. sia

estere che italianissime,

o dovrei dire italiotissime.

 

Capirete dall’ultima parola

utilizzata che ho poco

gradito la mia esperienza

lavorativa e non posso certo

sapere se quanto vissuto lì

sia la normalità dei non

pochi magazzini che possiede

quella compagnia. Non ho

certo modo di appurare che

il paternalismo e la gestione

approssimativa, con 

conseguente minore sicurezza 

nell’operare in quei contesti,

dico solo che quanto vissuto

lì mi è servito, personalmente,

per gettarmi con ancora più

convinzione ed energia nel

mio sogno di diventare

fotografo ritrattista.

 

Ho proprio l’ostilità ben

attizzata a certa dirigenza e

se non voglio vivere troppo a

lungo queste esperienze, beh,

sarà bene che ci dia dentro

con la realizzazione dei

miei progetti.

 

Dal punto di vista della

salute, ebbene,

fortunatamente, non ho 

che da darvi solo buone

notizie, eppure la

dimensione della

preoccupazione vissuta

nell’ultimo quarto

d’anno può essere

misurata dal quadro

che avevo fra fine

settembre e inizio

ottobre:

 

Nel settembre in cui

terminavo la mia ultima

esperienza lavorativa io

e mia madre siamo finiti

nel limbo dei “senza 

assistenza sanitaria”, visto

che la nostra solita

signora medico di famiglia

che ci aveva assistito sin

da agosto 2016 era andata

in pensione da un mese e

nuovi medici erano attesi,

ma non se ne sarebbero

visti ancora a lungo.

Alla fine l’ASL locale ha

risolto il problema

riaprendo le liste

degli assistiti per i

vecchi medici curanti

ancora attivi su Cologno,

almeno per le persone più

fragili, fra cui rientra la

mia ultraottantenne

madre. Tant’è che ora

come ora ci sono medici

di base a Cologno che

hanno oltre 3000 assistiti.

 

In più le tessere sanitarie

nostre, rinnovate di recente,

avevano dei codici che non

sarebbero stati registrati

dal servizio di prenotazione

regionale per i vaccini cosa

durata sino a, almeno,

novembre.

L’eccellenza Lombarda,

tsk!

 

Inoltre mia madre era sul

finire di un lungo ciclo di

controlli cardiaci (e non

solo) di cui l’unica cosa

emersa era una TAC che

dava alla sua carotide

sinistra un’occlusione

pari al 75%,

 

A questo si sono aggiunti

dolori inguinali e febbre,

in fine settembre, che

anno acceso all’improvviso

il sospetto che la sua

protesi all’anca, vecchia

di dieci anni, potesse avere

cominciato a deteriorarsi,

causando quei sintomi.

 

La serie quindi, di ricerche

di: medico di base,

prenotazione di svariate

visite ed esami medici,

viaggi in una mezza

dozzina di ospedali (fra

Milano e Varese) ritiro

referti da tutti questi

posti.

 

Ci ho messo, quindi, da

inizio ottobre a circa

metà dicembre, a

risolvere i problemi

che potevo e ad

ottenere tutti i 

responsi 

medico-oracolari per

la salute di mia madre.

 

Ah, dimenticavo, in tutto

questo c’è stato anche il

mio controllo al cuore,

visto che questo 2023

è corrisposto al

decennale della 

certificazione della mia 

ipertensione diastolica.

 

Beh, sappiate che questo

anno, sano come un pesce

(iperteso, senza cistifellea

e con rognosi problemi di

pelle) posso felicemente

riferire che sia mia madre

che il sottoscritto 

stiamo bene.

l’ostruzione alla

carotide di mia madre è

stata riscontrata essere,

dopo ecocolordoppoler a

circa il 60% e il flusso di

sangue nella parte è

regolare, inoltre la sua

Protesi e l’osso a cui

questa è avvitata sono

in piena forma inoltre il 

mio cuore è così sano che

- come ha detto la

cardiologa che mi ha

visitato - che non sembra 

nemmeno quello di  un 

iperteso.

 

Inoltre abbiamo risolto

pure il problema della

prenotazione dei vaccini

e li abbiamo fatti: sia

quello contro l’influenza

sia l’aggiornamento per

quello contro il covid,

entrambi e al contrario

di quanto avvenuto l’anno

scorso, durante queste

feste natalizie stiamo

benissimo!

 

Posso considerare questo

un successo!

Per l’anno che viene

non mi resta da fare

altro che rimettermi

a percorrere in

velocità il naviglio

della Martesana, per

recuperare forma.

Ciò almeno lo

potrò fare dopo la

visita dal podologo,

il 2 gennaio, dove

devo farmi visitare

per un ultimo

ricordino ottenuto

nel magazzino

SDA, vedremo

dopo quanto tempo

potrò tornare a

sforzare i piedi.

 

Finisce quindi quanto ci

era da riferire per la

sezione personale del

riassunto del mio 2023.

Jessica Bianco, preview digitale da ultimo modelshoot 2023; ph: Francesco Coppola

Il lato fotografico, esercitazioni  e progetti

 

Il 2022 mi aveva visto

completare una primissima

bozza di Portfolio e i

responsi che ne avevo

ricavato mi avevano

proiettato in avanti, a

provare a completare una

nuova e migliore versione

del mio Portfolio per poi

presentarlo alle Agenzie

di Moda e cominciare,

andando tutto bene, a

collaborare con loro nel

vero e proprio percorso

iniziale da Fotografo di

Moda.

 

Lo sforzo nel 2023 è

stato intenso ma, lo

ammetto, può apparire

confuso.

 

Difatti, piuttosto che

concentrarmi nella

realizzazione dei progetti

per il mio Portfolio, di cui

ne ho realizzato solo uno,

che è quello realizzato con

Mariacristina Bona e che

vi ho già mostrato, invece

ho fatto un bel po’ di

set di esercitazione a

pellicola, ma anche no,

partecipando a un paio

di shootout (eventi dove

diverse modelle e

fotografi si riuniscono in

una location e c’è la

occasione di conoscere

nuovi posti e modelle) in

cui ho usato la mia

attrezzatura digitale.

Oltre a un paio di occasioni

proveniente da altra

organizzazione in cui

ho avuto dei modelshoot

one to one con nuove

modelle in cui ho usato

sia macchine a pellicola

sia la mia Pentax K1.

 

Inoltre, il lavoro da

magazziniere mi ha

portato via molto tempo,

soprattutto durante la

ultima esperienza in

SDA.

 

Non per niente, con lo

sviluppo di questi lavori

sono ancora alle prese

con i modelshoot fatti in

agosto.


E come dimenticare il

grande furto del mio

vecchio account

Instagram? Mi stavo

giusto avvicinando

ai 1000 follower e

non so quando il

nuovo account che

sono stato costretto

a creare lì tornerà a

quei livelli!


Non per niente

questo anno non

realizzerò un

MyBest9 2023, non

vi trovo il senso,

men che meno

la motivazione.


Ma questa vicenda

una sua lezione me

l’ha comunque

fornita: Instagram,

quella piattaforma

che non protegge la

nostra identità (a

meno che non si

paghi, novità uscita

fuori dopo il furto

che ho subito), non

è importante: non è

il mio Portfolio,

ne è solo un riflesso.


Non è nemmeno

l’unico posto dove

si possono mettere

in mostra le proprie

foto, nemmeno - se

è per questo - quello

dove le fotografie

sono più ritenute

in un minimo

riguardo.


Per questo motivo

questo sito è a

pprodato anche in

altre piattaforme,

più adatte ai

fotografi che non

più, oramai,

Instagram.

 

posso comunque tentare di

disperdere la confusione

invitandovi a considerare

quanto mi è stato detto dai

due Lettori Professionali del

mio primo Portfolio.

 

Il primo, infatti, Nicola

Casini, oltre ad approvarmi

più immagini di quanto non

mi aspettassi, mi ha

consigliati di continuare a

lavorare ingaggiando

modelle da agenzia, questo

perché i selezionati vogliono

vedere nei portfolio che

valutano, il tipo di modella

che loro trattano.

 

La seconda, però, Barbara

Silbe, mi ha caldamente

consigliato di cominciare

a introdurre una narrativa

nella produzione fotografica.

 

Da questi impulsi, le non poche

idee che mi sono venute sono

stati diversi progetti di

racconto fotografico in cui

provo a raccontare chi sono e

in quale ambiente mi trovo ad

abitare.

 

Un progetto narrativo richiede,

per essere realizzato, una

location adatta e dei soggetti

il più possibile vicini a come li

ho immaginati nella mia mente,

ciò non vale e sempre per tutti

i lavori di cui ho un moodboard

pronto o presto approntabile,

ma di sicuro per la serie 

Le stagioni dell’anima, sì,

eccome!

 

Diciamo quindi che in questo

2023 ho esplorato – in ampio

raggio – diverse opzioni, fra

posti e modelle e ne ho

trovati, degli uni e delle

altre, che l’anno prossimo

mi porteranno a realizzare

già in gennaio altri

due progetti narrativi.

 

Non solo, visto che il primo

comandamento della mia

Fotografia è quello di

tirarmi fuori dalla vita

misera e arida in cui mi

trovo (esprimendo quanto

scaturisce dalle numerose

ferite che segnano corpo

e spirito miei), altra cosa

che ho fatto

– quotidianamente – è

annusare l’aria che tira,

vedere quali possibili

alternative possa trovare,

oltre al percorso di

avvicinamento alla

Fotografia di Moda, per

poter sostenermi in

futuro con i Ritratti che

produco.

 

Difatti, a questo articolo, che

certo è troppo lungo, seguirà

un altro, l’anno prossimo, in

cui vi parlerò dei prossimi

progetti e di quali direzioni

prenderanno.

 

Continuerò a esercitarmi come

uno scattino alle prime armi?

 

Continuerò il “confusionario”

produrre set in digitale e a

pellicola senza alcun,

apparente, senso?

 

Comincerò a mostrarvi, su

queste pagine, le benedette

modelle di agenzia?

 

Beh, non temete, a queste e

ad altre domande risponderò

la settimana prossima e

questo sarà anche il

completamento di quel duo

di articoli che avevo iniziato

a produrre poco tempo fa e

che era rimasto in sospeso.

Micione curioso; ph: Francesco Coppola

 Conclusioni

 

Si sta chiudendo un anno

importante, dove ho affrontato

sfide, ho esplorato e

sperimentato tanto. nel

complesso posso dire di

essermela cavata abbastanza

bene, tutto sommato.

 

Il 2023, inoltre, proprio a

causa delle sperimentazioni

svolte mi ha dato delle

indicazioni utili che

influiranno sul Look and

Feel che troverete nei

progetti che realizzerò

l’anno prossimo.

 

Dopo il periodo che

ha preteso che mi

occupassi solo di

questioni sanitarie, ho

necessità di tornare a

lavorare, perché quei

sogni di bellezza

spiritual-carnale che ho

in mente, per venire

tramutati in immagine

necessitano ancora, anzi,

più di prima, di soldi.

 

Alla prossima settimana

per le prospettive che

vedo, intravedo e

stravedo per il 2024.

 

Per ora posso lasciarvi

con un classico augurio

di Buona fine e miglior

Inizio d’anno!

 

 

 

Per Aspera ad Astra!

 

Elisa dietro la persiana

Ben ritrovate a tutte e tutti!

Oggi vi porto il primo assaggio

dell’ultimo set in cui ho

immortalato la modella

Elisa Bassani, nello studio

di Alessio Mapelli in quel di

Vimodrone.

Elisa digital BW portrait 10; ph: Francesco Coppola

Dovuto al pessimo turno

al magazzino ove sto

lavorando - e che non è

cambiato rispetto alla

scorsa settimana, nè lo

farà per la prossima

- sono costretto a

limitare i miei sviluppi

al minimo utile, cioè i

tre che vedete oggi.

Elisa digital BW portrait 11; ph: Francesco Coppola

Quello che cominciate a

vedere oggi qui, è solo

l’inizio del lavoro che

ho fatto sul campo:

studiare la scena,

l’illuminazione, le

linee della persiana e

quel che potevo fare

per esaltare le doti,

estetiche ed

interpretative di

Elisa.

Elisa digital BW portrait 12; ph: Francesco Coppola

I ritratti che vedete qui

sono stati realizzati

oltretutto col 35mm f 2

che avevo usato sino a

quel momento dalla

precedente parte di

modelshoot.

Nel prossimo trittico di

ritratti potrete vedere

cosa ho ottenuto quando

ho cambiato obiettivo

e ho ottenuto una

maggiore cognizione

del set.

Ci vedremo

la prossima settimana

sempre su queste pagine!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Francesca, ritratti a pellicola parte 2

Ben tornate e tornati

a questo secondo appuntamento

con la condivisione dei ritratti a

pellicola che ho realizzato con la

brava model Francesca Tartari, in

quel di Limbiate (MB) allo

Showroom Orodi.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 6; ph: Francesco Coppola

Ricordo, per chi non avesse ancora

letto i precedenti post riguardanti

questo progetto, che questi scatti

sono stati realizzati con una

Pentax Spotmatic del 1967 con

su uno Jupiter 9 85mm f 2 Preset

e la pellicola usata è stata la

Agfa Photo APX 400, rullino

sviluppato in Bottega Immagine

da Stefano Bernardoni e scansito

con da me con la Pentax K 1 e il

Pentax FA 100mm f 2.8 Macro.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 7; ph: Francesco Coppola

Eravamo perciò nella soffitta

dello showroom e sfruttavo la

Luce Naturale che pioveva, in

un pozzo di Luce creato da un

lucernaio, mentre l’esposizione

l’ho presa usando l’esposimetro

della K1.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 8; ph: Francesco Coppola

Inoltre, se è vero che la natura

di questo set fotografico era, in

generale, niente altro che una

esercitazione da neofita del

ritratto a pellicola; soprattutto

dopo il disastro avvenuto al

precedente set, è anche vero

che, in una precedente

Lettura Professionale del Portfolio,

avevo ricevuto il suggerimentoi di

raccontare storie con le mie

immagini.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 9; ph: Francesco Coppola

Eccoci quindi a raccontare, in

una breve sequenza di ritratti,

che l’Amore viene, spesso e

volentieri, ricordato

attraverso l’odore che la

persona amata ha lasciato

sui suoi vesti, dimenticati

più o meno ad arte a casa del

partner.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 10; ph: Francesco Coppola

Dolce ricordo struggente che ci

fa sentire presente una persona

anche se lontana e i fuochi della

passione sono stati spenti, dopo

il rituale dell’unione celebrato

con tanta passione.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 11; ph: Francesco Coppola

Chi, come il sottoscritto, ha

vissuto una relazione a

distanza, oppure una

clandestina: una di quelle su

cui non si può dire nulla in

pubblico, capirà cosa intendo.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 12; ph: Francesco Coppola

E così, l’esercizio narrativo,

interno all’esercitazione di

progetto ritrattistico a

pellicola, si è svolto.

Manca ancora una ultima

parte di Ritratti, per la

quale vi invito su queste

pagine per lunedì prossimo.

Nel frattempo nuncio vobis,

gaudio maximum, che il

primo modelshoot digitale

ideato e realizzato per

cominciare il completamento

del mio Portfolio si è

tenuto martedì scorso a

Bottega Immagine e con

la model di agenzia

Maria Cristina Bona.

Cose interessanti, quindi,

si stanno preparando e,

u-hu! Non vedo l’ora di

cominciare a mostrarvele!

Ma procediamo con ordine:

a lunedì prossimo per

l’ultima parte di questi

Ritratti analogici!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Un errore che può rovinare un intero modelshoot

E come poterlo evitare.

Lorih Caradonna su Agfa Photo APX 400; ph: Francesco Coppola

Realizzare ritratti a pellicola può

donare grandi soddisfazioni, non

solo per via del mood difficilmente

imitabile in digitale, così come per

la qualità d’immagine data dai

formati più grandi, ma anche

 

perché se si scatta con un vecchio

 

strumento ottico la soddisfazione

per un buon risultato viene anche

perchè è più facile commettere

errori barbini come quello che

qui ora mostro.

 

La pellicola, infatti, va inserita bene

 

nelle sue guide del meccanismo

di avanzamento della pellicola,

 

altrimenti può capitare quanto a me

 

è capitato e costato caro: il rullino

 

prende il primo scatto e poi la

il rullino si sgancia dal meccanismo

 

e il tuo sviluppatore ti accoglie con

un simpatico rotolo di pellicola

quasi del tutto vuoto adagiato

alla spalliera di una sedia.

 

Pace per il costo della pellicola,

 

della benzina e caselli

autostradali pagati per

raggiungere l’abitazione della

 

modella, nonché il di lei cachèt.

 

Pace al nascente orgoglio per i

 

primi due modelshoot realizzati

 

con la medesima attrezzatura

 

andato a farsi benedire.

 

Bisogna ingoiare il rospo e tirare

 

avanti.

 

Peccato che, oltretutto, in quello

 

stesso set, con l’ottima model

Lorih Caradonna si sia

manifestato un altro inconveniente

tecnico che tuttora mi tiene bloccato:

è rimato conficcato nel attacco

a vite della mia Spotmatic lo

 

adattatore dello Jupiter 9

 

85mm f 2 preset, obiettivo che

mi era stato venduto su EBay

come nativo M42 (che è il nome

e misura in millimetri dello

attacco dell’obiettivo usato

dalla mia Pentax Spotmatic),

rivelandosi esseree solo un

adattatore fatto /(male) dal

 

venditore.

 

Ora, per evitare di vivere una

esperienza così amara come la

mia, si può controllare, quando

si carica la macchina, che il

rullino scorra e avanzi

regolarmente semplicemente

guardando la rotella del

di riavvolgimento: se questa

 

ultima ruota mentre si aziona

la leva di caricamento dello

 

scatto, allora non ci sono

 

problemi, altrimenti bisogna

 

aprire di nuovo la macchina

 

e ripetere l’operazione - con

 

maggior cura.

 

Per quanto riguarda lo

 

adattatore rimasto conficcato

 

nella mia macchina fotografica,

beh, mi tocca ricavare del tempo

dal mio già scarso, per scendere

 

a Milano in uno dei diversi studi

di riparazione per attrezzatura

fotografica, ma questo non mi è

semplice da realizzare fra il poco

tempo che mi lascia il lavoro e il

necessario recupero del sonno

dal lavoro come magazziniere.

Poi quel tempo è spesso impiegato

per le esigenze della mia anziana

 

madre, che da settembre ha

 

iniziato un tour de force di

 

controlli medici, esami clinici

che esigono tanto del mio

rimanente tempo e focus

mentale.

 

Mentre brigo per riavviare

 

la mia attività di Fotografia

 

in digitale, con la mia fidata

 

K 1, per completare il

 

Portfolio che in passato mi è

stato parzialmente approvato

in Letture Professionali,

dovrò vedere come risolvere

 

questo inghippo per poter

tornare a fare scatti sensuali

a pellicola.

 

Non è quindi la fine della

 

mia attività fotografica e

 

presto vedrete che vi

 

porterò delle nuove

 

Belle da ammirare!

 

Stay Tuned!

Per Aspera ad Astra!

Notizia tecnica

Ben ritrovate e ritrovate!

Una breve annotazione di servizio

riguardante il sito e del perché

sono stato costretto a saltare

l’appuntamento dello scorso

lunedì con la condivisione

della puntata 3 (di 4) dei ritratti

analogici fatti alla splendida e

brava model Naomi Momsen.

Tu non me la conti giusta; ph: Francesco Coppola

Quello che è accaduto è quanto

qui accade almeno un paio di volte

l’anno: un guasto alla linea che

porta Internet a casa, avendo io

un tipo di abbonamento FTTC,

(Fiber to the Cabinet), la

centralina del quale mi era

stato detto da un tecnico tempo

addietro, è in una posizione

infelice, di qui i guasti che

accadono di tanto in tanto.

Questa ultima volta, però,

l’inghippo è avvenuto proprio

lunedì pomeriggio, quando,

tornato da lavoro, ero pronto

per mettermi a scrivere

l’articolo di accompagnamento

a cinque nuovi ritratti a

pellicola.

Beh, ora è tutto risolto e la

linea dovrebbe tenere per

diversi mesi ancora.

Oh poi, se cablassero

finalmente il paesotto dove

risiedo con la nuova fibra

FTTH (Fiber to the Home),

magari - ne guadagnerei

non solo in velocità di

connessione, ma evitando

l’ultimo miglio in rame,

potrei avere anche una

maggiore stabilità della

connessione.

Che posso dirvi: siamo qui

a operare con quel che si ha

a disposizione.

Lunedì prossimo torneremo con

quei 5 ritratti che non ho potuto

condividere la settimana scorsa,

Stay tuned e

a presto!

Per aspera ad Astra!