Ultimo modelshoot 2023 con Jessica, parte 2

Ben tornate e tornati carissimi a

questa seconda, e ultima, parte

di modelshoot che è stato anche

l’ultimo realizzato nel 2023,

qui eseguita allo Studiozero1

di Cambiago (Mi) con la nostra

splendida modella

Jessica Bianco.

Jessica Bianco in Kentmere 400 7; ph: Francesco Coppola

Qui troverete qualche piccolo

esperimento di vario genere.

Uno di questi è il mio primo

avvicinarmi all’implied nude,

un genere di cui ho appreso

l’esistenza guardando su

YouTube alcuni dei video del

fotografo australiano Peter

Coulson.

Jessica Bianco in Kentmere 400 8; ph: Francesco Coppola

Di cui è certamente scoperta

l’ispirazione di questi ultimi

ritratti ma è anche così che

si inizia, no?


Provando a ricreare

immagini di autori

più affermati.

Jessica Bianco in Kentmere 400 9; ph: Francesco Coppola

Dopotutto lo scorso anno è

stato un po’ tutto un

grande esercizio di stile

in vari generi. Un po’ per

prendere (o riprendere) la

mano con la Fotografia a

pellicola, un po’ per

affinare quella digitale.

Jessica BN with my K1; ph: Francesco Coppola

Purtroppo l’attrezzatura vintage

mi ha presto dato problemi con

il meccanismo di avanzamento

della pellicola e non la ho più

tanto usata. Diciamo che

attendo che Pentax continui

il suo progetto di produrre

nuove macchine fotografiche

a pellicola, e non appena

metterà a disposizione una

full frame dove posso

manualmente settare

apertura del diaframma

e tempo di scatto, la

prenderò.

Dalla prossima settimana

inizierò a mostrarvi i

lavori fatti in questo anno,

che è stato un anno di

ulteriore evoluzione. Uh

se ne vedrete delle

belle!

Diciamo che è stato un po’

come cambiare marcia.

Ma sono un fotografo, le

parole non rendono: vi

invito solo a tornare

lunedì prossimo, quando

avrete un assaggio più

concreto di cosa sto

parlando.

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Ultimo modelshoot 2023 con Jessica, parte 1

Ben venute e ben venuti a

questa prima di due parti

dell’ultimo modelshoot

che ho realizzato nel

2023 allo Studio zero1

in quel di Cambiago

(Mi) con la a noi ben

nota model Jessica

Bianco.

Jessica Bianco in Kentmere 400; ph: Francesco Coppola

L’attrezzatura utilizzata in

questo ennesimo esercizio

fotografico è un misto di

analogico e digitale:

Jessica Bianco in Kentmere 400 2; ph: Francesco Coppola

Si tratta, per la gran parte, di

ritratti realizzati con la

Minolta SrT 101, il suo

Rokkor MD 55mm f 1.7 con

un rullino di Kentmere 400

e della Pentax K1 con

i miei obiettivi moderni, i

quali comunque vedrete

citati in didascalia

quando utilizzati.

Jessica Bianco in Kentmere 400;3 ph: Francesco Coppola

L’idea dello shooting è

quella di arrivare,

passo passo, a immagini

di implied nude, mai

realizzate da me in

precedenza, visto che

ho fatto studi e un

minimo di pratica di

Art Nude, non la

versione più

“morigerata” che

vedrete nella

seconda parte del

presente progetto.

Jessica Bianco in Kentmere 400; 4 ph: Francesco Coppola

Jessica è una splendida e

professionale modella

con cui collaboro da

più tempo e mi è

sembrato consono

coinvolgerla per

questa esercitazione

di fine anno 2023.

Jessica Bianco in Kentmere 400 5 ph: Francesco Coppola

E non posso fare altro che

continuare a farle i miei

ringraziamenti e anche

complimenti per come ha

affrontato questo

lavoro che per lei è

stato impegnativo e si

è condotta davvero

bene.

Jessica Bianco in Kentmere 400 6; ph: Francesco Coppola

Ed eccovi qua questi primi

sei ritratti che

costituiscono la prima

parte della chiusura

delle mie

sperimentazioni ed

esercitazione che

ho portato avanti nel

2023.

Avrò il piacere di

mostrarvi dove

andremo a parare

la prossima settimana

Nel frattempo Statemi

bene e alla prossima!

Per Aspera ad Astra!

Lorenza Caradonna in Kodak Gold 200, parte 3

Ciao e ben riviste e rivisti in

questo terzo e ultimo post

di condivisione dei ritratti

realizzati con la Pentax 6x7

alla modella Lorenza

Caradonna a casa sua e

con l’uso di alcuni rullini

di Kodak Gold 200, di cui la

mia macchina fotografica

d’epoca si è dimostratata

molto ghiotta.

Lorenza Caradonna in kodak gold 12; ph: Francesco Coppola

Il tema, come la volta

scorsa avevo già

scritto, è quello di

un periodo di fine

anno passato in

coppia, così come per

undici anni della mia

esistenza ho

desiderato e senza

mai averlo potuto

vivere.

Lorenza Caradonna in kodak gold 13; ph: Francesco Coppola

E adesso lei, la mia

Pentax 6x7 è lì, un

costosissimo

soprammobile che

mi guarda dalla

vetrina in cui la

ho posata.

Lorenza Caradonna in kodak gold 14; ph: Francesco Coppola

Per fortuna mi rimane il

corpo macchina

“muletto” che è la

Minolta SrT 101 che fu di

mio padre che sino a

ora non mi ha mai fatto

scherzi del genere.

Lorenza Caradonna in kodak gold 15; ph: Francesco Coppola

Così, in attesa che si

sviluppi e vada

avanti il piano di

Pentax per il ritorno

alla produzione di

macchine f

otografiche a

pellicola nuove,

potrò in futuro

continuare a

scattare a pellicola

in prossimi progetti.

Lorenza Caradonna in kodak gold 16; ph: Francesco Coppola

E dopo aver espresso questo

mio sogno mai realizzato,

(sino ad ora, almeno),

possiamo salutare, per il

momento, la nostra

splendida Lorenza, la

quale comunque

tornerà in futuri progetti.

Lorenza Caradonna in kodak gold 17; ph: Francesco Coppola

Abbiamo quasi finito, fra

l’altro, gli arretrati del

2023, e ora mancano

solo gli ultimi 3 progetti

(o esercizi, come

preferite definirli) di

dicembre, con Valeria,

Aurora e col gradito

ritorno di Jessica.

A lunedì prossimo, quindi,

per un nuovo

appuntamento con la mia

strada creativa e con

nuove bellezze che

vedrete a breve!

Statemi splendidamente e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Lorenza Caradonna in Kodak Gold 200, parte 2

Ben ritrovate e ritrovati in

questa seconda di tre

parti di modelshoot in

Medio Formato 6x7 con la

model Lorenza Caradonna,

quando la mia Pentax 6x7

costata mille euro (insieme

col suo obiettivo) mi ha

“mangiato” tre rullini su

cinque.

Lorenza Caradonna in kodak gold 7; ph: Francesco Coppola

Si era quindi nella casa

della modella, in

provincia di Verona,

costretti a utilizzare,

causa cielo velato, una

luce artificiale, nel

tentativo di dare vita a

un sogno sempre avuto

e mai realizzato.

Lorenza Caradonna in kodak gold 8; ph: Francesco Coppola

Cioè vivere i giorni

delle celebrazioni

di fine anno con il

mio amore e solo

noi due.

Lorenza Caradonna in kodak gold 9; ph: Francesco Coppola

L’uno per l’altra e

l’altra per l’uno,

ognuno il

regalo dell’altro

in reciproco

donarsi.

Lorenza Caradonna in kodak gold 10; ph: Francesco Coppola

L’ho detto in precedenza

che questo progetto

tutto smangiucchiato

dalla mia macchina

fotografica è stato

realizzato con la

Kodak Gold 200? Beh, nel

caso ve lo ricordo ora

e penso si veda nella

tonalità dominante di

queste ritratti.

Lorenza Caradonna in kodak gold 11; ph: Francesco Coppola

Ora provate a immaginare

la situazione in cui mi

sono trovato: dopo aver

fatto il viaggio dalla

provincia di Milano a

quello di Verona, dopo

aver pagato, come è

giusto che sia, la

modella, mi ritrovo

rullino dopo rullino,

(tre su cinque), a

dovermi scusare,

ritirarmi in una stanza

con le luci spente e

mettermi ad armeggiare

con il rullino per

riallotolarlo e

chiuderlo alla meno

peggio.

Immaginate di portare a

sviluppare i rullini con

il cuore pesante, e poi

quando lo studio ve li

restituisce sviluppati e

vedere come quasi metà

degli scatti portati a

casa sono come il

seguente.

Quando il rullino si inceppa nella macchina fotografica; ph: Francesco Coppola

Ora, vero è che comunque

sono riuscito a portare

diversi ritratti buoni, e

altri decenti, tanto da

poter così mettere

insieme tre puntate di

condivisione qui, ma

quale sarebbe stata la

mia selezione finale

degli scatti da

finalizzare se non avessi

avuto alcun problema e

avessi potuto consumare

non cinque, ma tutti e

sette quelli che mi ero

portato dietro?

Prima di lamentarvi che le

nuove macchine

fotografiche a pellicola

che alcuni marchi stanno

tornando a proporre

“costano troppo”, pensate a

quanto ve lo potete

permettere di avere

avventure simili alla mia

Se il tipo di fotografia

che fate ha dei costi di

produzione non

indifferenti.

Dopotutto, quando pagate

per un corpo macchina di

seconda mano, non pagate

solo per lo strumento con

cui esprimete le vostre

ferite esistenziali, ma così

vi pagate anche il tipo di

esperienza di scatto che

avrete sul set.

La mia costosa Pentax 6x7,

ora come ora, resterà un

imponente e costoso

soprammobile.

Questi i miei due cents

sull’argomento, ci si

vede lunedì’ prossimo

per l’ultima parte di

questo lavoro fatto

insieme all’ottima

Lorenza Caradonna!

Statemi Splendidamente e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Lorenza Caradonna in Kodak Gold 200, parte 1

Ciao e ben trovate e trovati a

tutti voi! Oggi iniziamo la

condivisione di uno

sventurato modelshoot,

risalente alla fine di

novembre 2023, quando mi

sono recato a casa della

model Lorenza Caradonna

con la mia Pentax 6x7 e

sette rullini di Kodak Gold

200

Lorenza Caradonna in kodak gold 2; ph: Francesco Coppola

Avevo pensato a un tema

natalizio, dato anche il

periodo dell’anno in cui

eravamo. Niente di

strutturato, ma insomma

l’idea generale era

quella di rappresentare

un Natale vissuto in

coppia, come uno di

quelli che ho

personalmente sempre

desiderato e mai vissuto.

Lorenza Caradonna in kodak gold 3; ph: Francesco Coppola

La sfida era quella di

usare, per la prima

volta in assoluto per

me, una pellicola a

colori, per giunta

non velocissima:

quei 200 ISO in un

set d’interni

potevano e sono

stati un problema se,

come poi è successo,

il clima esterno

non collabora.

Lorenza Caradonna in kodak gold 4; ph: Francesco Coppola

Il disastro però è

venuto dalla mia

6x7 e dalla

strana “fame di

rullini” che le è

venuta.

Lorenza Caradonna in kodak gold 5; ph: Francesco Coppola

Intendo con questo che

il meccanismo di

avanzamento della

pellicola si imballa

in un punto random

del rullino. Quando

ciò accade lo

indicatore di

avanzamento del

rullino si ferma e

la macchina

continua a scattare

sullo stesso frame.

Lorenza Caradonna in kodak gold 6; ph: Francesco Coppola

Certo, Se potessi controllare

un simile malfunzionamento

magari sarebbe utile per

ottenere delle creative

doppie esposizioni, ma così

significa solo che di sicuro

non posso utilizzare gli

ultimi frame del rullino,

ma anche che sono

costretto a riallotorale

alla disperata la pellicola,

con tutti i rischi di light

leeks che questo

procedimento comporta.

In precedenza una tale

nefandezza mi era capitata

ma solo per un rullino su

5 o 7 che utilizzavo. Questa

volta, invece, è accaduto

con tre rullini su cinque.

Questa infatti è l’ultima

volta che ho utilizzato

la mia Medio Formato.

Comunque sia, ho

materiale per ancora

altri due episodi, ci

vediamo perciò la

prossima settimana

per la seconda

pnntata di questo

modelshoot.

Statemi splendidamente e

a presto!

Per Aspera ad Astra!


Naomi in Tri-X 400, parte 3

Ma ben ritrovate e ritrovati

in questa terza, e ultima,

parte di modelshoot a

pellicola realizzata allo

Showroom Orodi di

Limbiate (MB) con la

splendida model

Naomi Lucino!

Naomi in Tri-X 6x7 n 10; ph: Francesco Coppola

Cambiato outfit, Naomi

torna davanti alla mia

6x7 con la sua energia

e graffiante fascino.

DAL CANTO MIO sono

ben felice di

assecondarla.

Naomi in Tri-X 6x7 n 11; ph: Francesco Coppola

Qui siamo oramai solo

in Kodak Tri-X 400 e

il 90mm f 2.8 Pentax

FA Fatto il suo gran

dovere.

Naomi in Tri-X 6x7 n 12; ph: Francesco Coppola

E nel chiudere questo

modelshoot sorge un

certo dispiacere,

anche se moderato

dal fatto che

ritroveremo la

ottima Naomi

prossimamente!

Naomi in Tri-X 6x7 n 13; ph: Francesco Coppola

E con questo il lavoro

è ultimato, salutiamo

Naomi e prepariamoci,

la prossima settimana,

a iniziare una nuova

storia a pellicola con

altra modella.

Statemi splendidamente

e a presto!

Per Aspera ad Astra!

Naomi in Tri-X 400, parte 1

Ben ritrovate e ritrovati, in

questo ultimo lunedì di

luglio inizio a mostrarvi il

modelshoot realizzato lo

scorso ottobre con Naomi

Lucino e al consueto

Showroom Orodi.

Naomi in Tri-X 6x7 n 1; ph: Francesco Coppola

L’attrezzatura utilizzata,

come per lo scorso lavoro,

è stata la mia Pentax 6x7

con il 90mm f 2.8 e rullini

di Kentmere 400 e Kodak

Tri-X 400.

Naomi in Tri-X 6x7 n 2; ph: Francesco Coppola

Questi lavori autunnali

realizzati in Medio

Formato: il precedente,

questo e il successivo,

sono tutte esercitazioni

finalizzate al prendere

confidenza con il corpo

macchina, il suo diverso

formato. oltre ai vari

rullini utilizzabili (dai

quali dipende non poco

del look finale della

immagine)

Naomi in Tri-X 6x7 n 3; ph: Francesco Coppola

Oltre alla celebrazione

della bellezza di queste

modelle non c’è altro

che “vediamo come

viene l’immagine se ti

metti qui, con questa

Luce e in questa posa.”

Naomi in Tri-X 6x7 n 4; ph: Francesco Coppola

In questi primi 4 ritratti

la coprostagonista,

infatti, è la Luce

Naturale che filtrava,

bella direzionale,

dalla finestra presente

in stanza (nei prossimi

episodi vedrete che

cambieremo e

proveremo anche

altre soluzioni).

Una nota adesso per

avvertirvi che nel mese

di agosto, pubblicherò

una altra sezione di

questo lavoro il 5

agosto, mentre il 12

salta per vacanza, ma

il 15 aspettatevi una

mia riflessione e

annuncio. il 19 poi vi

mostrerò un primo

assaggio dalla mia

nuova macchina

fotografica (più

informazioni in merito

arriverranno il giorno

di ferragosto) col 26,

infine, chiuderemo la

condivisione dei

ritratti fatti a Naomi.

Statemi benone e a

presto!


Per Aspera ad Astra!

Carlotta in Kentmere 400, parte 2

Ciao e ben tornate e tornati!

Ci troviamo alla seconda

parte del modelshoot a

pellicola di Medio Formato

con la modella Carlotta

allo showroom Orodi,

stavolta aiutandomi con un

pannello di luci led.

Carlotta in Kentmere 400 6; ph: Francesco Coppola

Quindi, questo è il look che

con sufficiente Luce si può

ottenere con una Pentax

6x7, il 90mm f 2.8 e un

rullino di Kentmere Pan

400.

Carlotta in Kentmere 400 6; ph: Francesco Coppola

Non so voi, ma personalmente

apprezzo molto il tono moody

che la modella mi ha fornito:

molto moody.

Carlotta in Kentmere 400 7; ph: Francesco Coppola

Siamo esseri particolari:

troppo laoro di mente,

troppo separato spesso

dal corpo, il quale che

per quanto si curi, lo si

alleni, cambia, il

continuo confronto

con le aspettative

delle persone che ci

circondano, un senso di

inadeguatezza che è

sempre lì in attesa di

balzarci addosso.

Carlotta in Kentmere 400 7; ph: Francesco Coppola

Sembrerà strano, ma anche

le belle ragazze, anche

quelle che fanno le

modelle possono avere i

loro momenti di fragilità,

nessuna donna, per quanto

avvenente e abituata a

vedersi ronzare intorno

tanti corteggiatori, è priva

del tutto del bisogno di

sentirsi dire:

“sei meravigliosa”.

Non siate troppo veloci

a lanciare giudizi su

persone di cui non

conoscete storia,

battaglie e difficoltà,

non date per scontato

chi vi sta accanto,

ricordate ogni tanto

loro che vi sentite

fortunati ad averle

incontrare e a poter

condividere il vostro

cammino con loro.

Alla prossima

settimana per la

prossima, e forse

ultima, puntata di

questo modelshoot.

Statemi bene e

a presto!

Per Aspera Ad Astra!

DAFNE in HP5+, parte 3 (finale)

Ben tornate e ben

tornati in questo terzo

e ultimo appuntamento

con l’esercitazione di

ritratti a pellicola

realizzato in fine

agosto alla modella

Dafne Boshnjaku

in quel dello

showroom orodi a

Limbiate (MB)

Dafne in HP5+ 11; ph Francesco Coppola

La pellicola utilizzata

è sempre la Ilford HP5+

esposta su Minolta

SrT 101 tramite

Minolta MD Rokkor

55mm f 1.7, il tutto poi

sviluppato in camera

oscura in Bottega

Immagine di Milano da

Stefano Bernardoni.

Dafne in HP5+ 12; ph Francesco Coppola

Come potete vedere

da voi questa ultima

sezione di modelshoot

sarà meno vestita

anche per testare come

la Luce Naturale che

filtrava dalla finestra

poteva rendere sulla

pelle del soggetto.

Questo anche perché,

un bel giorno,

quando avrò ultimato

lo sviluppo di tutto

quanto immortalato

sino a oggi, potrò

mostrarvi a che

punto sono giunto

nell’utilizzo della

Luce sul corpo delle

modelle.

Dafne in HP5+ 13; ph Francesco Coppola

Quello che credo

costituirà un mio

personale

avanzamento nel

ritrarre soggetti

che, come avrò modo

di riferirvi a tempo,

debito mi porterà a

immaginare una

nuova linea di

produzione

fotografica, con un

fine ben preciso.

Dafne in HP5+ 14; ph Francesco Coppola

Ma non corriamo troppo

oltre: diversi pianeti si

devono ancora allineare

correttamente perché

certe porte si

schiudano.

Dafne in HP5+ 15; ph Francesco Coppola

Per ora salutiamo la

brava Dafne, che così

ha collaborato con

me e la ringrazio per

il suo contributo.

Da lunedì prossimo,

suonino le trombe!

comincerò a

Mostrarvi la prima

parte de

Le stagioni dell’anima

2 - Primavera.

U-hu! Non vedo l’ora!

Non avete idea

quanto!

Statemi squisitamente

e a presto!

Per Aspera ad Astra!

Dafne in HP5+, parte 2

Ben ritrovate e

ritrovati in questa

seconda parte di

modelshoot

realizzato in

agosto allo

Showroom Orodi

con la modella

Dafne Boshnjaku

Dafne in HP5+ 7; ph Francesco Coppola

Siamo giunti quindi

al secondo outfit

indossato per me

dalla modella,

interessante,

vero?

Dafne in HP5+ 8; ph Francesco Coppola

Vi rivelerò che questo

tipo di abito non mi

fa proprio impazzire,

dato come si arrotola

sul corpo, senza

valorizzarlo. Non è

proprio di mio

personalissimo

gusto.

Dafne in HP5+ 9; ph Francesco Coppola

Motivo per cui

ho stretto la

visuale andando

così sul ritratto

stretto.

Dafne in HP5+ 10; ph Francesco Coppola

Motivo per cui,

inoltre, nella

sezione successiva

abbiamo deciso di

togliere quel

outfit e

immortalarla più

libera da abiti.

Ma dovrete

attendere lunedì

prossimo per poter

vedere cosa

abbiamo combinato

alla fine di questo

modelshoot

analogico realizzato

con la Minolta SrT 101

e un paio di rullini

di Ilfor HP5+,

sviluppati in

Bottega Immagine in

Milano da

Stefano Bernardoni.

Alla prossima,

quindi, statemi

benissimo!

Per Aspera ad Astra!

Jessica in Ferrania P30 120mm

Ben venute e venuti

in questa parte finale

del mio set di

esercitazione alla

ritrattistica in Medio

Formato 6x7 con la

splendida modella

Jessica Bianco che

ho immortalato in

piazza Gae Aulenti

con la mia Pentax

6x7 e un paio di

rullini di

Ferrania P30 medio

formato.

Jessica in Ferrania P30, 1; ph: Francesco Coppola

Ok, certo il mio

sviluppatore di

rullini, Stefano

Bernardoni, mi

ha detto che da

eseercitazione

utilizzare fra

i primi rullini

di formato 120mm

la P30 di Ferrania

non è stata la

scelta più furba

che potessi fare.

Jessica in Ferrania P30, 2; ph: Francesco Coppola

Questo perché un

rullino così poco

sensibile alla Luce

è difficile da

utilizzare in

situazioni tipiche

di Ritratto, come

per esempio il

classico controluce

o altri scenari dove

di Luce ce n’è poca.

Ciò anche perché la

confezione dichiara

un ISO 80, ma in

pratica - e i miei

scatti l’hanno

confermato -

questa emulsione

funziona più come

una a ISO 30.

Jessica in Ferrania P30, 3; ph: Francesco Coppola

Ma che ci posso

fare io se quando

ho visto, con mia

sorpresa, che la

Ferrania è

riuscita a portare

sugli scaffali una

versione in

Medio Formato

della sua P30?

Vero è che prima di

tentare di volare

bisogna imparare a

camminare, e quindi

per esercitarsi sono

molto meglio

pellicole con ISO

almeno 400, che

se si rimane sul BN

sono anche fra le

più economiche.

Jessica in Ferrania P30, 4; ph: Francesco Coppola

Cosa non male

quando paghi non

solo la modella e

l’eventuale

location (oltre alla

attrezzatura che si

usa) ma anche

pellicola e

successivo sviluppo.


Ma io ho intrapreso

questo mio lungo

viaggio nella

Fotografia aprendo

le porte all’errore

e ai suoi seminali

frutti.

Jessica in Ferrania P30, 5; ph: Francesco Coppola

E poi mi piace anche

l’idea di poter

utilizzare una

tecnologia (per

quanto chimica

e non meccanica

oppure ottica)

italiana per

immortalare la

Bellezza italiana.

L’emulsione della

P30, dopotutto nasce

dalla cinematografia

nazionale dell’epoca

d’oro del cinema

neorealista italiano

ed era una tentazione

troppo forte per non

fare pratica anche con

un rullini così difficile

da esporre.

Ma voi come li trovati

questi ritratti della model

Jessica?

Questo è quanto per il

modelshoot di Ferragosto,

quello in cui ho

utilizzato per la prima

volta la Pentax 6x7.

Ci vedremo lunedì

prossimo per un

iniziare a conoscere un

nuovo progetto.

Statemi splendidamente!

Per Aspera ad Astra!

Jessica in BN Medio Formato, parte 4

Buongiorno e ben

incontrate e incontrati

di nuovo su queste

pagine per la quarta

parte di cinque del

modelshoot

ferragostano realizzato

in piazza Gae Aulenti in

Milano con la model

Jessica Bianco.

Jessica in Medio Formato BN 18; ph: Francesco Coppola

L’attrezzatura utilizzata è

sempre quella dei

precedenti episodi di questa

mia prima esercitazione

ritrattistica in Medio

Formato a pellicola.

Lo sviluppo dei rullini è

sempre merito dello

ottimo Stefano Bernardoni

che ha dato loro vita nella

sua Camera Oscura in

Bottega Immagine.

Ho solo il dubbio sulla

pellicola: potremmo

essere ancora in

presenza della resa

della Kentmere 100,

ma potremmo essere

già passati alla

Ferrania P30, di cui

avevo portato due

rullini.

Jessica in Medio Formato BN 19; ph: Francesco Coppola

Il dubbio nasce dal fatto

che a un certo punto

abbiamo scattato ‘in

cerchio’, nel senso che

sono tornato a

sfruttare lo stesso

sfondo per testare

le caratteristiche della

pellicola italiana

rispetto alla Kentmere.

Solo che, maggiore

contrasto a parte e

microcontrasto,

non ho modo di

verificare quale di

questi ritratti di

simile sfondo sono

stati fatti con una

pellicola o una

altra.

Jessica in Medio Formato BN 20; ph: Francesco Coppola

Cioè, a parte quanto

sopra detto, i rullini

Ferrania che hanno

un iso effettivo di 30,

dovrebbero chiudere

le ombre più dello

altro stock utilizzato,

ma dipende tutto anche

dalla Luce in cui ho

ritratto la modella.

Jessica in Medio Formato BN 21; ph: Francesco Coppola

Sicuramente il prossimo e

finale episodio di

modelshoot vedrà con

certezza la P30 e il suo

look in low light sarà

più evidente.

Qui, mi trovo solo a

rilevare che la resa

dei dettagli è tale che

mi è sembrato - in fase

di post produzione - di

lavorare a file

realizzati con la mia

macchina digitale e

l’85mm f 1.4 che è

super resoluto anche

a tutta apertura.

Ma potrebbe anche darsi,

semplicemente, che

questi sono solo i primi

ritratti di tutto il lotto

in cui sono riuscito,

davvero, ad azzeccare la

messa a fuoco, e magari ho

anche trovato la distanza

ottimale in cui l’obiettivo:

il Pentax 67 90mm f 2.8 rende

meglio.

Jessica in Medio Formato BN 22; ph: Francesco Coppola

Perché lo sapete tutti,

vero che ogni obiettivo

ha una sua distanza dal

soggetto in cui rende

meglio? Beh, nel caso,

ora, lo sapete.

Che posso dirvi se non

ribadire che questa è

solo una primissima

esperienza di scatto

con la 6x7 e che la

organizzazione dei

modelshoot a pellicola,

soprattutto se mi porto

dietro tipi di rullino

differenti, è uno dei

tanti aspetti del mio

fotografare im Medio

Formato che va

sicuramente migliorata?

Ma intanto e per oggi

questo è tutto!

Statemi ottimamente e

ci si va leggendo

presto!

Statemi Ottimamente e

alla prossima!

Per Aspera ad Astra!

Jessica in BN Medio Formato, parte 3

Ben trovate e trovati eccoci

qui alla terza parte della

mia terza parte del mio

primo modelshoot in Medio

Formato a pellicola,

realizzato con la model

Jessica Bianco in piazza

Gae Aulenti.

Jessica in Medio Formato BN 12; ph: Francesco Coppola

Questi ritratti realizzati

con la mia Pentax 6x7 e

il suo 90mm f 2.8 ed

dotata di rullini di

Kentmere PAN 100,

sono stati sviluppati

in seguito da

Stefano Bernardoni

alla sua camera oscura

in Bottega Immagine.

Jessica in Medio Formato BN 13; ph: Francesco Coppola

Come ovviamente potete

notare, lo sfondo

contro cui ho fatto

posare la nostra ottima

modella è stato il

palazzo chiamato

Bosco Verticale.

Jessica in Medio Formato BN 14; ph: Francesco Coppola

Le composizioni non sono

forse un granché, anzi,

togliamo pure il ‘forse’.

Infatti, direi, in un

eventuale editorial, va

bene uno scatto - o due -

dove il soggetto è

rappresentato così

piccolo nel contesto in

cui si trova. Non tutte

queste che sto

condividendo oggi.

Jessica in Medio Formato BN 15; ph: Francesco Coppola

Comunque non si può fare

certo a meno di tornare

a imparare da zero,

quando si passa a un

altro sistema di corpo

macchina: da digitale a

pellicola, e da 35mm a

Medio Formato 6x7. I

vantaggi che mi aspetto

di ottenere, in un futuro

non così lontano sono

troppo alti per non

provarci. Quindi mi devo

imporre di ingollare lo

orgoglio e continuare

con questi esercizi, dai

quali spero di poter

solo migliorare.

Jessica in Medio Formato BN 16; ph: Francesco Coppola

Vero è, anche, che non

basta certo imparare

solo a fare scatti

corretti quando si

passa a 6x7 (in realtà,

almeno in questo

settore del ritratto

beauty e fashion, la

tecnica conta sempre

poco, comunque meno

del look e del feel).

in una fase come

quella che stiamo

vivendo oggigiorno in

Fotografia, con la

condivisione delle

immagini sui social e

con la concorrenza

delle IA generative di

immagini.

Jessica in Medio Formato BN 17; ph: Francesco Coppola

C’è un look specifico della

Fotografia in Medio

Formato che si deve

raggiungere. Una qualità

di immagine che va oltre

il semplice dettaglio e

che ha più a che fare con

la distribuzione degli

spazi, la separazione dei

piani e la generale

tridimensionalità dei

soggetti.

Quando quel look si è

capaci di ottenerlo,

allora un ritratto

ottenuto con una 6x7

si riconoscere anche se

condiviso, piccino picciò,

sul misero formato

Instagram.

E questo è quanto per

oggi, ci andremo leggendo

di nuovo al prossimo

appuntamento con questo

modelshoot ferragostano

con la splendida

Jessica Bianco

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Lorih Analogica, parte 3

Ben ritrovate e ritrovati

in questo terzo, e ultimo,

episodio della

condivisione dei ritratti

a pellicola presi allo

Showroom Orodi in

Limbiate (MB) alla

splendida modella

Lorih Caradonna.

Lorih in HP5+ n. 10; ph: Francesco Coppola

Questo è l’ultimo outfit

che ha indossato per me

l’ottima modella e l’ha

interpretato, secondo

me, alla grande, non

trovate?

Lorih in HP5+ n. 11; ph: Francesco Coppola

Posso, sicuramente, dirmi

soddisfatto dei risultati

ottenuti in questo

modelshoot un po’ in

tutti i sensi. Ringrazio

di cuore Lorih e Serena la

proprietaria dello

showroom per questa

occasione di consolidare

la mia fiducia nelle mie

capacità di scattare a

pellicola e, in

conseguenza

del nuovo lavoro nel

magazzino SDA, passare a

un nuovo corpo macchina

a pellicola Medio Formato.

Lorih in HP5+ n. 12; ph: Francesco Coppola

Lavorando a questo

articolo notavo che

La definizione in queste

immagini, che è certo

contemporanea, è

dovuta solo in parte

(minima) al mio edit, ma

soprattutto è dovuta

alla nuova emulsione

della pellicola ilford,

che ho utilizzato e ciò

perché le aziende che

producono pellicole

oggigiorno sono

riuscite a sopravvivere

al periodo oscuro del

mercato fotografico

analogico (gli anni in

cui linee di produzione

e marchi storici

chiudevano e tutti

sembravano migrare

verso il digitale),

producendo pellicole

per aziende tecnologiche

e scientifiche che

necessitavano di tanta

definizione e queste

pellicole di Ilford e

Adox, e altri marchi,

da queste sono derivate.

Lorih in HP5+ n. 13; ph: Francesco Coppola

La qual cosa si adatta

abbastanza bene al

mercato attuale

della attrezzatura

Fotografica, visto che

il marketing di tanti

produttori e gli

entusiasti del genere,

e poi molti altri

acquirentihanno sempre

chiesto una cosa sola:

più risoluzione, più

dettaglio, da lato a

lato del frame.

Però, ecco, vediamo oggi,

in questi scatti, che più

dettaglio non deve

venire per forza dallo

ultimo modello del

marchio digitale X

o y.

Lo si può ottenere anche

da una attrezzatura di

seconda mano risalente

agli anni ‘70/’80 e che su

E Bay può costare meno

di cento euro.

Con in più, però, il

carattere e la

tridimensionalità

delle immagini dovuta

alla differente

filosofia costruttiva

degli obiettivi della

passata epoca,

Certo, le pellicole e lo

sviluppo delle stesse

costano, ma ciò porta

anche a pensare di più

lo scatto e di

conseguenza, a

attenuare una certa,

istintiva, bulimia del

moderno fotografare.

Ma basta così. elencare

vantaggi su vantaggi sul

fotografare a pellicola

a parole serve solo sino

a un certo punto.

Spero solo che queste

immagini abbiano posto

il loro contributo alla

causa.

Ci vedremo lunedì

prossimo (spero), per un

salto indietro agli

shooting in digitale,

non tanto per un nuovo

progetto per il mio

benedetto Portfolio, ma

sempre sulla scia di

questi modelshoot più

liberi e glamour, con

una congilietta di

Play Boy che vi

presenterò e di cui

potrò parlarvi meglio

e più in profondità fra

sette giorni (nella

misura in cui il mio

lavoro da

magazziniere me lo

concederà)

Statemi bene e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Lorih analogica parte 2

Ciao e ben ritrovate e

ritrovati in queste

pagine!

Oggi vi propongo la

seconda

parte (di tre) degli

scatti a pellicola che

ho realizzato

con la model

Lorih Caradonna

allo Showroom Orodi

in Limbiate (MB).

Lorih in HP5+ n. 5; ph: Francesco Coppola

Eccovi quindi cinque

ritratti, più o meno

stretti, fatti alla

splendida e assai

brava model Lorih,

fatti sempre con la

Minolta SrT101 e il

suo obiettivo kit: il

55mm f 1.7 MD Rokkor,

su pellicola Ilford

HP5+.

Lorih in HP5+ n. 6; ph: Francesco Coppola

Ancora una volta,

anche se potrei

sembrarvi un disco

rotto: ecco a voi

una qualità di

immagine ottenuta

con attrezzatura

dal costo inferiore

ai 100 euro (sul

mercato di seconda

mano attuale).

Lorih in HP5+ n. 7; ph: Francesco Coppola

Quindi vi suggerisco

di chiedervi: ho

davvero bisogno di

spendere tanti soldi

in corpi macchina e

obiettivi odierni,

farsi spingere dal

marketing

commerciale dei vari

brand, se magari

siete agli inizi della

vostra esperienza

nella Fotografia?

Oppure anche se siete

degli entusiasti che

hanno individuato

nel Ritratto la loro

vera passione e

direzione di

trasformare in

carriera?

Lorih in HP5+ n. 8; ph: Francesco Coppola

Forse non lo sapete,

ma pare che al giorno

di oggi (e da qualche

anno, pure) tutte le

idee su come si

dovrebbe

fotografare, pare

provengano dal

mondo della

Fotografia

architettonica,

sportiva o

fotogiornalismo.

Tutto deve essere

eseguito in meno di

un battito di ciglio,

cogliendo 1000 frame

al secondo, tutti

perfettamente a

fuoco, super definiti

e senza alcuna

traccia di “difetti”

quali aberrazioni

cromatiche,

vignettature,

distorsioni.

Lorih in HP5+ n. 9; ph: Francesco Coppola

Come fotografo

creativo di Ritratto

Beauty

abbraccio i “difetti”

dei vecchi obiettivi,

la lentezza dello

scattare, la sfida di

mettere a fuoco in

manuale, la grana

della pellicola, che

se non è uno scatto

su rullino, in post,

anche in digitale ne

aggiungo a

carrettate.

Perché a sopravvivere

deve essere l’Arte

della Fotografia,

quella che ha preso i

primi passi dai

dagherrotipi ed è

giunta a noi senza

particolari

interruzioni o

inghiottitoi di

memoria del passato,

come invece pare stia

accadendo in questi

anni perfettini e

vuoti di contenuto.

Questo e altro vi

mostro e vi mostrerò,

anche in futuro.

Statemi bene e a

presto!

Per Aspera ad Astra!

Elisa in Rollei superpan 200, parte 3

Benvenute e benvenuti,

alla terza parte del mio

modelshoot con la model

Elisa Bassani fatto a

Vimodrone allo studio del

fotografo Alessio Mapelli.

Elisa in rollei superpan 200, 10; ph: Francesco Coppola

Questi sono gli ultimi scatti

a pellicola che, però, non

sono, però, gli ultimi con

Elisa, difatti ne seguiranno

- dalla prossima settimana -

un bel po’ di altri realizzati

in digitale con il mio corredo

Pentax.

Elisa in rollei superpan 200, 11; ph: Francesco Coppola

Qui abbiamo anche ultimato i

ritratti fatti con il primo outfit

indossato la modella, ne seguono

ora due che vi danno un primo

assaggio del secondo.

Elisa in rollei superpan 200, 12; ph: Francesco Coppola

Così potrete confrontare

la resa dell’immagine fra

digitale e analogico - per

quanto, ovviamente, sia

possibile fare ciò su file

visti sullo schermo di

uno smartphone o di un

qualsiasi altro piccolo

schermo.

Elisa in rollei superpan 200, 13; ph: Francesco Coppola

Quindi, sperando che le

presenti immagini siano

di vostro gradimento, vi

invito a tornare su queste

pagine per l’inizio della

seconda fase di questo

modelshoot.

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Elisa in Rollei superpan 200, parte 2

Ben rivisti carissime

lettrici e carissimi lettori,

alla seconda parte del mio

modelshoot di esercitazione

a pellicola realizzato al

Chillax Studios in Vimodrone

del fotografo Alessio Mapelli

e la modella è sempre

Elisa Bassani.

Elisa in rollei superpan 200, 4; ph: Francesco Coppola

Come ovvio e sin dalla

precedente condivisione, a

parte la pellicola adoperata

in questa occasione, il resto

dell’attrezzatura usata è

stata la Minolta SrT 101 e il

suo obiettivo kit: il Minolta

Rokkor PF 55mm f 1.7.

Elisa in rollei superpan 200, 5; ph: Francesco Coppola

Questa parte di

modelshoot completa il

primo outfit indossato

da Elisa, ne seguiranno

altri, dalla prossima

settimana, con altro

Look and Feel.

Elisa in rollei superpan 200, 6; ph: Francesco Coppola

In questa fase, quindi,

quella che oggi condivido

con voi, non era

esattamente previsto,

visto che come talvolta mi

capita, vado a un

modelshoot senza un

programma prefissato e

punto più che altro sulla

improvvisazione, (se si vuol

diventare professionisti Nel

settore Fashion, saper

Improvvisare può salvarti

la ghirba, fotografo avvisato,

fotografo mezzo salvato)

quindi, grazie alla presenza

del grosso orsacchiotto di

peluche che era in studio,

abbiamo giocato un poco con

il concetto di malizia.

Elisa in rollei superpan 200, 7; ph: Francesco Coppola

Malizia, il piacere di

attrarre la Attenzione

senza, con questo Essere

disponibili a farsi ghermire,

una sfida, spesso rivolta

anche contro le proprie

insicurezze interne.

Elisa in rollei superpan 200, 8; ph: Francesco Coppola

Un meccanismo che può

essere Di Prima affermazione

del sé Femminile, che di

conferma o di ritorno a uno

stato di forma che fa sentire le

donne pronte ad addentare di

nuovo il mondo.

Elisa in rollei superpan 200, 9; ph: Francesco Coppola

Nel secondo caso, quindi,

ad Applicarsi al gioco

della Seduzione possono

essere donne Adulte, mature

e non porrei Limiti d’età, se

non proprio la Più conclamata

vecchiaia.

 

 

Si pensava, un tempo, che le

Donne, dopo una certa età,

e dopo aver fatto le proprie

esperienze amorose, trovino

uno stato di pace dei sensi,

ma la mia esperienza

personale mi porta a ritenere

che non è più così, o almeno,

non c’è una legge prefissata.

C’è solo la domanda che in

Una relazione conta moltissimo:

“Hai fame?”

Per Aspera ad Astra!

Elisa in Rollei superpan 200, parte 1

Ed eccoci qui,

con la prima parte del modelshoot

di esercitazione a pellicola fatto

alla Chillax Studio di

Alessio Mapelli a Vimodrone con

la modella Elisa Bassani.

Elisa in rollei superpan 200, 1; ph: Francesco Coppola

Com’è curiosa la Fotografia e

come curiosamente si intreccia

con la vita di chi la pratica:

vengo a voi a iniziare a

parlarvi del primo set che ho

realizzato alla fine del mio

contratto di lavoro come

magazziniere alla Estee Lauder,

ma stamattina sono tornato da

poco da un colloquio di lavoro

per un possibile nuovo contratto

da magazziniere. Curioso, non

trovate?

(Servirebbe tanto guadagnare

ancora per permettermi la Pentax

6x7, i relativi obiettivi, il

completamento dell’upgrade del mio

pc e, visto che di tre mesi di impegno

si parla, anche soldi per permettermi

- a Portfolio completo e stampato per

bene - di andare a mostrarlo in

agenzie in UK, USA, Germania, etc).

Elisa in rollei superpan 200, 1; ph: Francesco Coppola

In questo progetto ho portato un

solo rullino, citato in titolo, usato

per questa prima parte, Rullino

montato sulla vecchia minolta

SrT 101 che fu di mio padre. una s

econda e terza è stata realizzata

in digitale con la mia fidata

attrezzatura Pentax.

Elisa in rollei superpan 200, 3; ph: Francesco Coppola

Posso dire che ho molto

apprezzato questa occasione

di tornare a un lavoro

creativo, dopo le settimane di

impegno al magazzino. I miei

neuroni creativi cantavano

mentre mi sforzavo a

valorizzare i pregi di Elisa.

E ne vedrete i risultati nelle

prossime settimane quando

arriverà il resto dei miei

sviluppi!

Stay tuned, quindi e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Naomi Momsen in Rollei RPX 400, part 3

Ben ritrovate e ritrovati!

L’account instagram potrà anche

essere stato tolto dal mio controllo,

ma la vera

fonte dei miei ritratti, il posto da cui

tutto parte è questo sito, quindi il

programma delle condivisioni

continua come sempre!

Oggi chiudiamo il percorso di

esercitazioni fotografiche a

pellicola realizzato allo

showroom orodi di Limbiate

con la splendida model

Naomi Momsen.

Naomi in Rollei RPX 400, 12; ph: Francesco Coppola

In questa parte tratteremo quegli

scatti che hanno presentato

alcune problematiche, come

l’evidente light leek presente

in questo ritratto e nel

successivo.

Naomi in Rollei RPX 400, 13; ph: Francesco Coppola

Non so come li vedete voi, ma

a me questi scatti danno un

senso di dolce malinconia e

mi piacciono nonostante

tutto.

E anche i piccoli difetti della

pellicola: i tagli le

imperfesioni hanno il loro

fascino, non trovate?

Naomi in BN digitale, 1; ph: Francesco Coppola

Ciò detto, naturalmente, si

apprezza sempre quando lo

scatto riesce, nitido e senza

alcun problema. Dipende

sempre da quel che si cerca

da un modelshoot, quale

Look and Feel si vuole

evocare.


Ma anche in confronto ai

ritratti realizzati in digitale

la differenza si nota!

Naomi, ritratto BN digitale 2; ph: Francesco Coppola

Non che i ritratti a

pellicola 35mm siano per

forza di cose migliori di

quelli in digitali,

nonostante la grana, i

colori e le tonalità

analogiche che sono ardue

da replicare con i vari

programmi di

post produzione digitale.

C’è posto per l’una che

per l’altra via di produzione

di immagini, e conta sempre

più l’idea, il Look and Feel

di qualsivoglia

considerazione più tecnica.

Almeno sino a quando non

entra in ballo la Ritrattistica

fatta con macchine a pellicola

di Medio e Grande formato,

allora non c’è storia (mi sto

ancora sognando la Pentax

6x7, si vede?)

A presto comunque, qui per

ora abbiamo finito, con molti

ringraziamenti alla splendida

Naomi Momsen con cui è

sempre un piacere

collaborare!

Ci si vede a breve per alcune

notizie riguardanti il mio

profilo Instagram hackerato

e le contromisure che ho

preso.

Per Aspera ad Astra!

Naomi Momsen in Rollei RPX 400, part 2

Ben tornate e ben tornati nella

seconda parte del mio shooting

di esercizio, principalmente a

pellicola, in cui ho ritratto la

splendida model Naomi Momsen,

in quel dello Showroom Orodi

in Limbiate.

Naomi in Rollei RPX 400, 6; ph: Francesco Coppola

Cosa mancava a me da

provare a realizzare in

un modelshoot a pellicola?

Beh, il movimento del

soggetto naturalmente.

Naomi in Rollei RPX 400, 7; ph: Francesco Coppola

Ricordo ancora, con mio

personale divertimento,

quando studiavo in un

workshop a Milano l’uso

di Adobe Lightroom e il

mio compagno di corso

(utilizzatore di uno dei

vari marchi di macchine

e obiettivi fotografici

mainstream) mi

commentava il mio

corredo di allora (una

Pentax K3 con su un

Takumar 135mm f 2.5

Bayonet) affermando che

“non si possono ottenere

immagini nitide

focheggiando in manuale

quando hai dei soggetti in

rapido movimento”.

Naomi in Rollei RPX 400, 8; ph: Francesco Coppola

Come se foto di

stormi di uccelli o

di modelle in

movimento non si

facevano prima dello

avvento delle macchine

fotografiche digitali!

Scempiaggini!

Naomi in Rollei RPX 400, 9; ph: Francesco Coppola

Queste idee limitanti

vengono quando invece

di studiarsi i maestri della

Fotografia, si seguono solo

le marchette dei produttori

di attrezzatura fotografica.

Naomi in Rollei RPX 400, 10; ph: Francesco Coppola

Quindi anche con una

macchina fotografica degli

anni ‘70, priva di qualsiasi

scatto a raffica (hai voglia

di andare veloce con il

pollice a tirare avanti la

leva di avanzamento della

pellicola! Lol!) puoi far

divertire la tua modella e

farla tornare bambina,

saltando sul letto e

improvvisando una danza

di pura e semplice felicità,

ottenendo comunque degli

scatti a fuoco e nitidi, basta

solo sapere come fare.

Naomi in Rollei RPX 400, 11; ph: Francesco Coppola

E queste sono solo

delle esercitazioni!

Non vedo l’ora di

trovare un altro

lavoro, così da potermi

poi permettere l’acquisto

del mio cavallo di

battaglia 6x7 e allora…

Beh, questo è quanto per

oggi, ci rivedremo la

prossima settimana per un

ultimo appuntamento con

il presente set e con la

bellezza di Naomi!

A presto!

Per Aspera ad Astra!