Naomi in Tri-X 400, parte 2
Benvenute e benvenuti a questa
seconda parte del modelshoot
in Medio Formato analogico
con la model Naomi Lucino e
realizzato allo Showroom
Orodi in Limbiate (MB).
L’attrezzatura usata è
sempre quella delle
precedenti condivisioni:
la Pentax 6x7 col suo
Pentax 67 90mm f 2.8 e
le pellicole utilizzate
sono un misto fra
Kentmere PAN 400
e Kodak Tri-X 400.
Si restava, fra l’altro
anche a sfruttare la
Luce Naturale che
filtrava dalla
finestra della stanza
dove scattavamo.
L’atto di scattare con
una macchina
fotografica Medio
Formato 6x7 di cui
non potevo utilizzare
lo esposimetro è un
processo lento e
complesso.
Potrebbe sembrare che
sia la messa a fuoco
la parte più difficile,
in un simile progetto,
ma in realtà bisogna
anche tenere presente
che si hanno 10 scatti
per rullino, e per
azzeccare la
esposizione bisogna
essere consapevoli
che è meglio esporre
più per le ombre che
non per le alte luci.
Poi c’è anche il formato
e il mirino (alquanto
buio nella versione
che ho io, ma la Pentax
6x7 ha mirini
intercambiabili e in
futuro potrei anche
investire in una
versione migliore),
da considerare dato
che quando si guarda
attraverso un mirino di
una macchina 6x7 si ha
un altro campo visivo
rispetto alle più comuni
macchine 35mm.
Per non parlare del
fatto che una pellicola
così grande può
evidenziare di più
eventuali sfocati da
micro mosso e quindi
sotto una certa
velocità di scatto non
si dovrebbe andare.
Ma i risultati che si
ottengono con una
6x7, da quel tipo di
rullini, oh se
ripagano la sfida e
la fatica che si fa!
Soprattutto quando
si ha come soggetto
l’avvenenza e la
bravura come quella
di Naomi.
Questo è quanto per
questa settimana!
Statemi benissimo e
alla prossima!
Per Aspera ad Astra!
Carlotta in Kentmere PAN 400
Ben ritrovate e ritrovati carissime
e carissimi, dopo una lunga (ma
proficua) parentesi, torno alle
prime prove di utilizzo della mia
Pentax 6x7 (di cui la presente è
la seconda) per i prossimi tre
modelshoot, ne avremo quindi
per un paio di mesi e anche più.
Avevamo già conosciuto la
modella, difatti Carlotta è
stata una di quelle modelle
fotografate allo Atelier
Forte e ne avevo apprezzato
l’espressività e l’attitudine
alla posa. Ho avuto quindi
piacere a scattare di nuovo
con lei una volta arrivata
allo Showroom Orodi.
In questi ritratti noterete,
non ne dubito, la resa low-
fy di tutti e 5 le immagini
che sto condivido oggi,
cosa che forse potreste
ritenere strana come resa
di una signora macchina
fotografica come la
Pentax 6x7.
Questo però è dovuto in
gran parte alla
situazione climatica in
cui ci siamo trovati a
operare: contavo
infatti, scattando di
pomeriggio, di poter
utilizzare la Luce
Naturale che filtrava
dalle finestre, ma se c’è
stata una costante
questa stagione di mia
pratica fotografica, è
stata la poca
“collaborazione” del
sole e quindi dopo questa
prima parte modelshoot,
ho dovuto introdurre
l’uso di un pannello di
Luce continua led.
Ho deciso quindi di
condividere questi
ritratti, perché
comunque trovo
personalmente che
abbiamo un look &
mood intrigante e
anche perché gli
errori non sono
mai, secondo me,
una morte
definitiva, anzi,
sono aperto agli
sbagli ed è da quelli
che ho già ricavato
spunti creativi.
Non temete, comunque,
dalla prossima
condivisione, lunedì
prossimo, condividerò
ritratti molto più in
linea con quanto ci si
possa attendere con
una 6x7.
Ma il look, questo look,
è proprio da buttar via?
Ditemi pure, che sono
molto curioso del
vostro giudizio.
Statemi benone e a
presto!
Per Aspera ad Astra!
DAFNE in HP5+, parte 3 (finale)
Ben tornate e ben
tornati in questo terzo
e ultimo appuntamento
con l’esercitazione di
ritratti a pellicola
realizzato in fine
agosto alla modella
Dafne Boshnjaku
in quel dello
showroom orodi a
Limbiate (MB)
La pellicola utilizzata
è sempre la Ilford HP5+
esposta su Minolta
SrT 101 tramite
Minolta MD Rokkor
55mm f 1.7, il tutto poi
sviluppato in camera
oscura in Bottega
Immagine di Milano da
Stefano Bernardoni.
Come potete vedere
da voi questa ultima
sezione di modelshoot
sarà meno vestita
anche per testare come
la Luce Naturale che
filtrava dalla finestra
poteva rendere sulla
pelle del soggetto.
Questo anche perché,
un bel giorno,
quando avrò ultimato
lo sviluppo di tutto
quanto immortalato
sino a oggi, potrò
mostrarvi a che
punto sono giunto
nell’utilizzo della
Luce sul corpo delle
modelle.
Quello che credo
costituirà un mio
personale
avanzamento nel
ritrarre soggetti
che, come avrò modo
di riferirvi a tempo,
debito mi porterà a
immaginare una
nuova linea di
produzione
fotografica, con un
fine ben preciso.
Ma non corriamo troppo
oltre: diversi pianeti si
devono ancora allineare
correttamente perché
certe porte si
schiudano.
Per ora salutiamo la
brava Dafne, che così
ha collaborato con
me e la ringrazio per
il suo contributo.
Da lunedì prossimo,
suonino le trombe!
comincerò a
Mostrarvi la prima
parte de
Le stagioni dell’anima
2 - Primavera.
U-hu! Non vedo l’ora!
Non avete idea
quanto!
Statemi squisitamente
e a presto!
Per Aspera ad Astra!
Jessica in Ferrania P30 120mm
Ben venute e venuti
in questa parte finale
del mio set di
esercitazione alla
ritrattistica in Medio
Formato 6x7 con la
splendida modella
Jessica Bianco che
ho immortalato in
piazza Gae Aulenti
con la mia Pentax
6x7 e un paio di
rullini di
Ferrania P30 medio
formato.
Ok, certo il mio
sviluppatore di
rullini, Stefano
Bernardoni, mi
ha detto che da
eseercitazione
utilizzare fra
i primi rullini
di formato 120mm
la P30 di Ferrania
non è stata la
scelta più furba
che potessi fare.
Questo perché un
rullino così poco
sensibile alla Luce
è difficile da
utilizzare in
situazioni tipiche
di Ritratto, come
per esempio il
classico controluce
o altri scenari dove
di Luce ce n’è poca.
Ciò anche perché la
confezione dichiara
un ISO 80, ma in
pratica - e i miei
scatti l’hanno
confermato -
questa emulsione
funziona più come
una a ISO 30.
Ma che ci posso
fare io se quando
ho visto, con mia
sorpresa, che la
Ferrania è
riuscita a portare
sugli scaffali una
versione in
Medio Formato
della sua P30?
Vero è che prima di
tentare di volare
bisogna imparare a
camminare, e quindi
per esercitarsi sono
molto meglio
pellicole con ISO
almeno 400, che
se si rimane sul BN
sono anche fra le
più economiche.
Cosa non male
quando paghi non
solo la modella e
l’eventuale
location (oltre alla
attrezzatura che si
usa) ma anche
pellicola e
successivo sviluppo.
Ma io ho intrapreso
questo mio lungo
viaggio nella
Fotografia aprendo
le porte all’errore
e ai suoi seminali
frutti.
E poi mi piace anche
l’idea di poter
utilizzare una
tecnologia (per
quanto chimica
e non meccanica
oppure ottica)
italiana per
immortalare la
Bellezza italiana.
L’emulsione della
P30, dopotutto nasce
dalla cinematografia
nazionale dell’epoca
d’oro del cinema
neorealista italiano
ed era una tentazione
troppo forte per non
fare pratica anche con
un rullini così difficile
da esporre.
Ma voi come li trovati
questi ritratti della model
Jessica?
Questo è quanto per il
modelshoot di Ferragosto,
quello in cui ho
utilizzato per la prima
volta la Pentax 6x7.
Ci vedremo lunedì
prossimo per un
iniziare a conoscere un
nuovo progetto.
Statemi splendidamente!
Per Aspera ad Astra!
Jessica in BN Medio Formato, parte 4
Buongiorno e ben
incontrate e incontrati
di nuovo su queste
pagine per la quarta
parte di cinque del
modelshoot
ferragostano realizzato
in piazza Gae Aulenti in
Milano con la model
Jessica Bianco.
L’attrezzatura utilizzata è
sempre quella dei
precedenti episodi di questa
mia prima esercitazione
ritrattistica in Medio
Formato a pellicola.
Lo sviluppo dei rullini è
sempre merito dello
ottimo Stefano Bernardoni
che ha dato loro vita nella
sua Camera Oscura in
Bottega Immagine.
Ho solo il dubbio sulla
pellicola: potremmo
essere ancora in
presenza della resa
della Kentmere 100,
ma potremmo essere
già passati alla
Ferrania P30, di cui
avevo portato due
rullini.
Il dubbio nasce dal fatto
che a un certo punto
abbiamo scattato ‘in
cerchio’, nel senso che
sono tornato a
sfruttare lo stesso
sfondo per testare
le caratteristiche della
pellicola italiana
rispetto alla Kentmere.
Solo che, maggiore
contrasto a parte e
microcontrasto,
non ho modo di
verificare quale di
questi ritratti di
simile sfondo sono
stati fatti con una
pellicola o una
altra.
Cioè, a parte quanto
sopra detto, i rullini
Ferrania che hanno
un iso effettivo di 30,
dovrebbero chiudere
le ombre più dello
altro stock utilizzato,
ma dipende tutto anche
dalla Luce in cui ho
ritratto la modella.
Sicuramente il prossimo e
finale episodio di
modelshoot vedrà con
certezza la P30 e il suo
look in low light sarà
più evidente.
Qui, mi trovo solo a
rilevare che la resa
dei dettagli è tale che
mi è sembrato - in fase
di post produzione - di
lavorare a file
realizzati con la mia
macchina digitale e
l’85mm f 1.4 che è
super resoluto anche
a tutta apertura.
Ma potrebbe anche darsi,
semplicemente, che
questi sono solo i primi
ritratti di tutto il lotto
in cui sono riuscito,
davvero, ad azzeccare la
messa a fuoco, e magari ho
anche trovato la distanza
ottimale in cui l’obiettivo:
il Pentax 67 90mm f 2.8 rende
meglio.
Perché lo sapete tutti,
vero che ogni obiettivo
ha una sua distanza dal
soggetto in cui rende
meglio? Beh, nel caso,
ora, lo sapete.
Che posso dirvi se non
ribadire che questa è
solo una primissima
esperienza di scatto
con la 6x7 e che la
organizzazione dei
modelshoot a pellicola,
soprattutto se mi porto
dietro tipi di rullino
differenti, è uno dei
tanti aspetti del mio
fotografare im Medio
Formato che va
sicuramente migliorata?
Ma intanto e per oggi
questo è tutto!
Statemi ottimamente e
ci si va leggendo
presto!
Statemi Ottimamente e
alla prossima!
Per Aspera ad Astra!
Lorih Analogica, parte 3
Ben ritrovate e ritrovati
in questo terzo, e ultimo,
episodio della
condivisione dei ritratti
a pellicola presi allo
Showroom Orodi in
Limbiate (MB) alla
splendida modella
Lorih Caradonna.
Questo è l’ultimo outfit
che ha indossato per me
l’ottima modella e l’ha
interpretato, secondo
me, alla grande, non
trovate?
Posso, sicuramente, dirmi
soddisfatto dei risultati
ottenuti in questo
modelshoot un po’ in
tutti i sensi. Ringrazio
di cuore Lorih e Serena la
proprietaria dello
showroom per questa
occasione di consolidare
la mia fiducia nelle mie
capacità di scattare a
pellicola e, in
conseguenza
del nuovo lavoro nel
magazzino SDA, passare a
un nuovo corpo macchina
a pellicola Medio Formato.
Lavorando a questo
articolo notavo che
La definizione in queste
immagini, che è certo
contemporanea, è
dovuta solo in parte
(minima) al mio edit, ma
soprattutto è dovuta
alla nuova emulsione
della pellicola ilford,
che ho utilizzato e ciò
perché le aziende che
producono pellicole
oggigiorno sono
riuscite a sopravvivere
al periodo oscuro del
mercato fotografico
analogico (gli anni in
cui linee di produzione
e marchi storici
chiudevano e tutti
sembravano migrare
verso il digitale),
producendo pellicole
per aziende tecnologiche
e scientifiche che
necessitavano di tanta
definizione e queste
pellicole di Ilford e
Adox, e altri marchi,
da queste sono derivate.
La qual cosa si adatta
abbastanza bene al
mercato attuale
della attrezzatura
Fotografica, visto che
il marketing di tanti
produttori e gli
entusiasti del genere,
e poi molti altri
acquirentihanno sempre
chiesto una cosa sola:
più risoluzione, più
dettaglio, da lato a
lato del frame.
Però, ecco, vediamo oggi,
in questi scatti, che più
dettaglio non deve
venire per forza dallo
ultimo modello del
marchio digitale X
o y.
Lo si può ottenere anche
da una attrezzatura di
seconda mano risalente
agli anni ‘70/’80 e che su
E Bay può costare meno
di cento euro.
Con in più, però, il
carattere e la
tridimensionalità
delle immagini dovuta
alla differente
filosofia costruttiva
degli obiettivi della
passata epoca,
Certo, le pellicole e lo
sviluppo delle stesse
costano, ma ciò porta
anche a pensare di più
lo scatto e di
conseguenza, a
attenuare una certa,
istintiva, bulimia del
moderno fotografare.
Ma basta così. elencare
vantaggi su vantaggi sul
fotografare a pellicola
a parole serve solo sino
a un certo punto.
Spero solo che queste
immagini abbiano posto
il loro contributo alla
causa.
Ci vedremo lunedì
prossimo (spero), per un
salto indietro agli
shooting in digitale,
non tanto per un nuovo
progetto per il mio
benedetto Portfolio, ma
sempre sulla scia di
questi modelshoot più
liberi e glamour, con
una congilietta di
Play Boy che vi
presenterò e di cui
potrò parlarvi meglio
e più in profondità fra
sette giorni (nella
misura in cui il mio
lavoro da
magazziniere me lo
concederà)
Statemi bene e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Lorih analogica parte 2
Ciao e ben ritrovate e
ritrovati in queste
pagine!
Oggi vi propongo la
seconda
parte (di tre) degli
scatti a pellicola che
ho realizzato
con la model
Lorih Caradonna
allo Showroom Orodi
in Limbiate (MB).
Eccovi quindi cinque
ritratti, più o meno
stretti, fatti alla
splendida e assai
brava model Lorih,
fatti sempre con la
Minolta SrT101 e il
suo obiettivo kit: il
55mm f 1.7 MD Rokkor,
su pellicola Ilford
HP5+.
Ancora una volta,
anche se potrei
sembrarvi un disco
rotto: ecco a voi
una qualità di
immagine ottenuta
con attrezzatura
dal costo inferiore
ai 100 euro (sul
mercato di seconda
mano attuale).
Quindi vi suggerisco
di chiedervi: ho
davvero bisogno di
spendere tanti soldi
in corpi macchina e
obiettivi odierni,
farsi spingere dal
marketing
commerciale dei vari
brand, se magari
siete agli inizi della
vostra esperienza
nella Fotografia?
Oppure anche se siete
degli entusiasti che
hanno individuato
nel Ritratto la loro
vera passione e
direzione di
trasformare in
carriera?
Forse non lo sapete,
ma pare che al giorno
di oggi (e da qualche
anno, pure) tutte le
idee su come si
dovrebbe
fotografare, pare
provengano dal
mondo della
Fotografia
architettonica,
sportiva o
fotogiornalismo.
Tutto deve essere
eseguito in meno di
un battito di ciglio,
cogliendo 1000 frame
al secondo, tutti
perfettamente a
fuoco, super definiti
e senza alcuna
traccia di “difetti”
quali aberrazioni
cromatiche,
vignettature,
distorsioni.
Come fotografo
creativo di Ritratto
Beauty
abbraccio i “difetti”
dei vecchi obiettivi,
la lentezza dello
scattare, la sfida di
mettere a fuoco in
manuale, la grana
della pellicola, che
se non è uno scatto
su rullino, in post,
anche in digitale ne
aggiungo a
carrettate.
Perché a sopravvivere
deve essere l’Arte
della Fotografia,
quella che ha preso i
primi passi dai
dagherrotipi ed è
giunta a noi senza
particolari
interruzioni o
inghiottitoi di
memoria del passato,
come invece pare stia
accadendo in questi
anni perfettini e
vuoti di contenuto.
Questo e altro vi
mostro e vi mostrerò,
anche in futuro.
Statemi bene e a
presto!
Per Aspera ad Astra!
Lorih analogica parte 1
Ben ritrovate e ritrrovati
a questo primo episodio
con i ritratti fatti alla
model Lorih Caradonna
allo Showroom Orodi in
Limbiate, realizzati con
una Minolta SrT 101 e il
suo obiettivo kit: il
Rokkor 55mm f 1,7 MD.
Il giorno in cui ho
potuto realizzare il
presente lavoro era
in maggio, finalmente!
Visto che questo set
ha lo scopo di
recuperare lo
appuntamento andato
allegramente al
pascolo a causa del
problema al
meccanismo di
avanzamento della
pellicola della Pentax
Spotmatic che avevo
considerato, prima di
quell’incidente come
mio corpo macchina
principale da
esercitazione per la
fotografia analogica.
La pellicola che ho
usato è stata la
classica Ilford HP5+,
giusto perché non
volevo correre rischi
dopo tutto quello che
era precedentemente
accaduto.
Detto tutto quanto
sopra ricordato, devo
davvero dirmi
soddisfatto dei
risultati ottenuti con
il “muletto” utilizzato,
dato i dettagli e il
contrasto che mi
hanno permesso di
portare a casa.
Inutile dire che Lorih mi
ha donato una
interpretazione, in pose
ed espressioni di alto
livello di cui la
ringrazio di tutto cuore.
Che dire in conclusione?
Manca davvero qualcosa
a queste immagini,
ottenute senza autofocus
e meno che meno Eye AF?
Con un rateo di scatti che
si aggirava intorno al
singolo al minuto?
Usando un obiettivo kit di
inizio anni 80 e nessuna di
quelle costosissime
ottiche moderne?
Lascio a ognuna e ognuno.
di voi la risposta.
Ci rivedremo lunedì
prossimo con nuovi
ritratti della bellissima
quanto bravissima Lorih
sperando che queste
prime quattro immagini
siano di vostro
gradimento.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Elisa in Rollei superpan 200, parte 3
Benvenute e benvenuti,
alla terza parte del mio
modelshoot con la model
Elisa Bassani fatto a
Vimodrone allo studio del
fotografo Alessio Mapelli.
Questi sono gli ultimi scatti
a pellicola che, però, non
sono, però, gli ultimi con
Elisa, difatti ne seguiranno
- dalla prossima settimana -
un bel po’ di altri realizzati
in digitale con il mio corredo
Pentax.
Qui abbiamo anche ultimato i
ritratti fatti con il primo outfit
indossato la modella, ne seguono
ora due che vi danno un primo
assaggio del secondo.