Per Aspera Ad Astra!
Un passo oltre: ws di Art Nude con D. K. Carbomi e Matissemodel
Ben ritrovate e ritrovati su
queste pagine. Mentre ancora sono in attesa della
mia seconda Lettura professionale del Portfolio, vi
presento i primi scatti dal workshop di Art Nude
svoltosi in Bottega Immagine diretto dal fotografo
Davide K. Carboni con la model che si offerta ai
nostri obiettivi, Francesca Matisse., modella che
vi avevo già proposto qualche tempo fa.
Nella primissima parte del workshop ho
approcciato la modella nel mio classico
modo da ritrattista. Dopotutto venivo dalla
prima Lettura professionale del mio
Portfolio con Nicola Casini, come potete
ben vedere da queste prime due fotografie
da confrontare queste due con la
terza e ultima che condivido qui
sotto.
Questo scatto, infatti, è stato realizzato
col sottoscritto guidato direttamente
dal Carboni, che mi ha indicato di
avvicinarmi di più e a “sporcare” la
composizione - troppo rigorosa - da
come la vedeva lui.
Lunedì prossimo, con nuovi
sviluppi da questo workshop,
avrò modo di mostrarvi un po’
meglio come un fotografo di
Nude Art legge diversamente
la figura umana.
Per ora, invece, è tutto!
Statemi benone e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Sperimentando in studio con Sabrina - Highlits
Ben venute e venuti a tutti voi,
con un giorno di ritardo dovuto a varie vicende personali,
arrivo ora a condividere con voi la selezione di quelle che,
secondo me, sono le migliori immagini dello shooting
realizzato con Sabrina alla Bottega Immagine,
centro per la fotografia di Milano, e ivi assistito da
Stefano Bernardoni.
Ho deciso, quindi, di fare un collage delle migliori tre
foto per ognuna delle tre fasi del progetto qui presente.
Quelle che, se avessi realizzato lo stesso su commissione,
probabilmente invierei in agenzia in valutazione
(almeno, come prima scelta, dovrei comunque proporre
anche una seconda scelta in quel caso).
Essendo questo shooting, comunque, parte della
mia lunga costruzione del mio primo Portfolio,
però, non proporrò una seconda scelta di scatti,
tranquilli.
Oltre a ciò, vi presento qui un altro scatto che non
ho avuto tempo di ultimare prima dell’ultima
condivisione e che propongo qui, come “extra”.
Infine, eccovi quello che è uno studio
- una ipotesi - di possibile copertina per gli
account social di fc-photography.com.
Cosa ve ne appare?
Sarei curioso di avere responsi, se vi fa
piacere, darmene.
Con il presente salutiamo, per il momento,
l’ottima Sabrina, una splendida professionista
con cui sarò lietissimo di collaborare in futuro,
quando tante situazioni, sia a livello macro che micro,
si rassereneranno!
Vi mando i miei più calorosi saluti
e
Per Aspera ad Astra et
Ad Majora!
Sperimentando in studio con Sabrina, parte IIIc
Benvenute e benvenuti a questa ultima parte del mio
modelshoot con l’ottima Sabrina, realizzato
lo scorso settembre alla
Bottega Immagine, centro per la Fotografia in Milano,
con l’aiuto sul set di Stefano Bernardoni.
In questa ultima fase del presente progetto la
sperimentazione in atto riguarda un uso più
creativo dello schema di luci Clamshell
sino ad allora eseguito.
Invece di un uso frontale di quelle luci, infatti,
stavolta ho voluto provato - su ispirazione
del fotografo Peter Coulson - ad usarle
invece come luci laterali.
L’effetto, come spero potete notare pure voi,
accentua le forme del soggetto in modo,
personalmente, trovo gradevole e che
di certo utilizzerò di nuovo in prossime
occasioni.
Altra sperimentazione qui in atto è il
cogliere la modella in movimento,
a diaframma bello chiuso.
Questo per dare dimostrazione che il
corpo macchina, anche se dotato
di appena 4,5 frame al secondo di raffica
e che non disponga del miglior Tracking
Autofocus del panorama, è ancora
capace di seguire il movimento, senza
perdere in dettaglio e definizione.
Spesso, difatti, quel che viene detto su
un corpo macchina, un obiettivo
o un brand, non è sempre derivato da
esperienza diretta e aggiornata
nel tempo. La Fotografia, dopotutto, è
divenuto da anni un modo creativo
“democratizzato dalla tecnologia” e
ci sono tante, troppe, persone che
fanno solo confusione.
La Fotografia, vera, è una Arte pratica,
non conosce dogmi indiscutibili e leggi
incontrovertibili.
Si può raccogliere Bellezza, oggi giorno,
con qualsiasi corpo macchina e obiettivo
moderno o vintage che sia.
E questo è stato quanto,
il mio lavoro con l’incantevole Sabrina
è ultimato.
Sperando sia stato di vostro gradimento,
vi invito al prossimo lunedì per le Highlits
dell’intero shooting.
A presto, quindi,
e
Ad Majora!
Sperimentando in studio con Sabrina, parte IIIb
Ben tornate e tornati,
a questo lunedì di condivisione degli scatti
realizzati a inizio settembre 2020 alla
Bottega Immagine di Milano,
con la bravissima e stupenda Sabrina e
coadiuvato in set da Stefano Bernardoni.
Qui siamo alla sperimentazione dello schema di
luce Clamshell, usata come luce laterale
- la quale appaga di più il mio occhio rispetto
alle parti precedenti di questo shooting.
La luce modella meglio i volumi e, mi
sembra, rende una maggiore tridimensionalità.
Naturalmente, qui sperimento anche la reda del
Pentax D-FA* HD 50mm f 1.4 AW a diaframma
tutto chiuso. Non so voi, ma io non ho denotato
alcuna perdita di dettaglio, non dove conta,
almeno.
Sperando che questi scatti di oggi siano di
vostro gradimento, annuncio che c’è ancora un
post mancante (direi, senza falsa modestia, in
crescendo)
per la prossima settimana, prima di riassumere
in una selezione gli scatti migliori da questo mio
ultimo lavoro prima del secondo lock-down
lombardo.
Non mi rimane, quindi, che salutarvi e invitarvi
a esplorare di nuovo queste pagine lunedì
prossimo!
A presto e
Ad Majora!
Sperimentando in studio con Sabrina, parte IIIa
Benvenute e benvenuti, cari lettori,
in questo lunedì condivido in questo blog una prima parte degli scatti della terza fase del modelshhot con Sabrina, realizzato negli spazi di Bottega Immagine, centro fotografia Milano, con l’assistenza di Stefano Bernardoni.
Gli scatti qui condivisi e i successivi sono tutti realizzati a diaframmi parzialmente o del tutto chiusi del mio Pentax D-FA* HD 50mm f 1.4 AW, questo perché dovendo testare la resa dello stesso, trovo importante quanta diffrazione danno i diaframmi più chiusi. Normalmente è ben presente la morbidezza derivata dai diaframmi più chiusi, detta Diffrazione.
Sono lieto di poter affermare che questa recente ottica di Pentax non ha grossi problemi derivati dalla Diffrazione e quindi si presta assai bene per l’uso in studio.
A questo punto ero libero di badare anche agli altri aspetti dello shooting, soprattutto l’uso dello schema di luce Clamshell e di come meglio usarlo per meglio utilizzarlo per esaltare la bellezza di Sabrina.
Questo è quanto avete solo cominciato a vedere ora, e ancora di più vi mostrerò nelle prossimi parti di questo progetto fotografico.
A lunedì prossimo quindi,
per vederne ancora e sempre delle belle e per giungere
Ad Majora!
Sperimentando in studio con Sabrina, parte II
Ben trovate e trovati di nuovo,
questo lunedì vi presento la seconda parte degli scatti realizzati con Sabrina in settembre alla Bottega Immagine di Milano, con l’assistenza di Stefano Bernardoni.
In questa fase dello shooting abbiamo mantenuto lo stesso schema di illuminazione, detto clamshell lighting siamo però passati a una serie di ritratti stretti realizzati con il l’smc Pentax FA 100mm f 2.8 macro mentre Sabrina posava con su un paio di occhiali rossi che le avevo procurato io.
Una idea semplice che ho voluto approfondire a lungo, sia in orientamento verticale, o da ritratto che in quello orizzontale, da paesaggio.
Forse non è stato un procedere rigoroso. I miei maestri di Fotografia mi hanno detto più volte che in uno shooting o si fanno tutti gli scatti in verticale, o tutti in orizzontale. Perdonatemi, stavo esplorando la Luce, il contrasto di colori e la modella, nonché l’attrezzatura fotografica nuova o quasi.
E Sabrina interpretava, seduta sulla sedia a disposizione nello studio, da par suo, vale a dire da modella di agenzia ed ella dotata di una buona esperienza internazionale con fotografi di gran livello e da ogni parte del mondo.
Non si può chiedere di più, sinceramente.
Soprattutto in uno shooting molto sperimentale in cui provavo per la prima volta, o quasi, un po’ tutto. Un’esperienza, per me, appagante e che solo la Fotografia sa regalarmi.
Spero di aver reso grazia alla ottima Sabrina, e di avervi intrattenuto per questa breve corsa nella mia Fotografia creativa e sperimentale.
Un nuovo episodio di questo shooting arriverà lunedì prossimo, pertanto
vi saluto e vi rimando a presto!
Ad Majora!
Sperimentando in studio con Sabrina
Bentornate e bentornati a questo lunedì di condivisione dei miei progetti fotografici!
Oggi comincio a presentare in una prima di almeno tre parti, la sperimentazione su vari livelli realizzata insieme alla fantastica Sabrina alla Bottega Immagine di Milano, e con l’ausilio di Stefano Bernardoni che mi ha fatto da assistente di sala.
Questo shooting è assai complesso. In primo luogo nasce per sperimentare il mio nuovo Pentax D-FA* HD 50mm f 1.4 AW, di cui volevo testare la resa a diaframmi medi e da tutto chiuso. Poi volevo provare lo schema di luce clamshell lighting per come l’ho visto usare e spiegare (nei mesi di lockdown) dal fotografo internazionale Peter Coulson. Terzo, da anni seguivo ed ero in contatto con Sabrina e speravo da tempo di poterla fotografare, quando ho visto sui social che si proponeva per collaborazioni, non ho perso tempo a contattarla.
L’organizzazione quindi del presente progetto è passata attraverso la produzione di un moodboard da sottoporre alla modella, il pensare a quale studio fotografico avrebbe fornito lo spazio e le luci adatte a questa sperimentazione, contattare Stefano - mio maestro in diverse occasioni durante tanti dei corsi che ho seguito alla Bottega Immagine - e procurare quanto dell’outfit e degli accessori che vedrete indossare in questo shooting.
In questo progetto vedrete scatti realizzati con il su citato 50mm f 1.4 *, ma anche con l’altro obiettivo dotato di AutoFocus (AF) che ho preso per la mia K1, cioè l’smc Pentax 100mm f 2.4 Macro, di cui vedrete i risultati la prossima settimana. Ciò perché, comunque, una volta che c’era da immaginare un progetto, non ho ritenuto di poter fare tutto con la sola ottica normale. Volevo poter fare dei ritratti stretti, non solo mezze e intere figure.
Come idea generale per questo progetto, beh, la vedrete dispiegarsi con gli scatti che condividerò, posso anticipare per ora solo che era mia intenzione giocare con le forme, quanto con i colori, oltre che con le espressioni e il tutto che può dare un Feel, oltre che un Look.
Sono stato felicissimo di sperimentare al momento di fare gli scatti, di collaborare nel luogo ove mi sono formato per un paio di anni, per giunta con una delle modelle con cui ardevo di collaborare da più tempo, poi però è arrivato il momento di tornare a casa, scaricare le immagini sul computer e guardarle allo schermo. Chiedersi, poi, e ora come le sviluppo queste fotografie?
Si sa che progettare e scattare sono due parti del processo di creazione di un progetto fotografico ancora incompleto. L’editing ha la sua importanza e va realizzato consonamente all’obiettivo espressivo ricercato. Il fotografo da cui ho preso l’idea di quello schema di luci, solitamente converte in BN ed elabora con quei toni le sue immagini. Fra l’altro utilizzando Capture One in cui ha a disposizione uno strumento che nella suite Adobe che uso io non esiste. Ho pertanto fatto diversi esperimenti, applicando diversi workflow di sviluppo ai diversi scatti.
Voi quali di queste preferite?
Spero comunque che possiate apprezzare la mia ricerca e l’intento creativo sottostante.
Ci vedremo, comunque, la settimana prossima,
quando potrò mostrarvi la seconda parte di questo modelshoot.
A presto, quindi e
Ad Majora!
Io parto da loro (sul Portfolio #0)
Volendo procedere con ordine in questi blog, non posso che cominciare parlando del mio costruendo Portfolio di Ritratto Moda e ciò partendo dal punto in cui sono: cinque ritratti visti e apprezzati dal mio docente di Fotografia di Ritratto Moda, la parte più solida e stabile del mio Portfolio per cui sono riconoscente a Silvia, Francesca, Chiara e Claudia.
S’intende che un Portfolio di Ritratto Moda debba comprendere circa 25 scatti e tutti ottimi (se non di più) e col tempo io ne ho raccolti altri - come potete vedere nella mia pagina Portfolio - ma, 1 i più recenti scatti non sono ancora stati sottoposti a valutazione di un professionista del settore, 2 sì sarei anche vicino al traguardo dei 25 ritratti, ma è mia personale valutazione che non posso gettarmi a propormi alle agenzie con appena 25 scatti, forse, buoni.
Come avrò modo di spiegare in futuri post qui, la ridondanza è un elemento di sicurezza necessario nelle professioni fotografiche. Dovrei raccogliere almeno il doppio di ritratti, quindi, e fare una selezione avendo il dolce problema di scegliere le mie favorite fra più scelte.
Perché?
Semplicemente perché viviamo in un’epoca ove il numero di aspiranti fotografi, anche nel settore specifico e specializzato del Ritratto Moda, è esorbitante. Le agenzie di modeling serie sono poche e operano in modo tale che chi si propone ha una e una sola possibilità di presentare in valutazione il proprio portfolio. Se piace, bene, può cominciare una collaborazione (su cui ci sarebbe altro da dire, in futuri post). Se non piace, l’indirizzo mail di chi si è proposto viene bloccato.
Non ci sono quindi seconde possibilità. O la va o la spacca.
Capirete, quindi, che un minimo di criterio e di metodo prima di lanciarsi, è necessario.
Questi primi cinque ritratti, però, sono un punto fermo, un mattone fondante da cui realizzare tante nuove idee e visioni. Avrete moto di assistere alla loro realizzazione, se vi fa piacere, continuando a seguirmi su questo blog.